Non sono andate giù agli esponenti consiliari ragusani del Movimento 5 Stelle le accuse che i loro colleghi del Partito Democratico, D’Asta, Massari e Chiavola, hanno mosso all’amministrazione e alla maggioranza sul rigetto dell’ordine del giorno presentato da questi ultimi sull’azzeramento delle spese per consulenti ed esperti e per spese di missioni per gli amministratori. Per tutti ha preso la parola il consigliere Filippo Spadola che bolla l’ordine del giorno del gruppo democratico come “impresentabile, irricevibile ma soprattutto invotabile”, motivo per cui il movimento 5 stelle lo ha bocciato. Spadola rimprovera a Mario D’Asta “di voler fare emergere una polemica politica o di principio che, in questo caso, semplicemente non esiste, in quanto accostare in maniera pretestuosa la gravissima situazione finanziaria degli enti locali denunciata dall’Anci Sicilia alla bocciatura dell’odg presentato dal Pd sull’azzeramento delle spese per consulenti e missioni da parte dell’Amministrazione Comunale, suona totalmente fuori luogo”. L’esponente grillino rinfaccia anche ai consiglieri democratici che le parole come “contraddizione” e “cambiamento” usate per accusare l’amministrazione Piccitto “risultano totalmente stonate da parte di chi, a Palermo come a Roma, sostiene con convinzione proprio quei governi che stanno mettendo in ginocchio, con scelte improvvide, le singole realtà territoriali, come Ragusa, per non parlare del fatto che proprio a livello regionale e nazionale, non esistano campioni di austerità sui temi dell’azzeramento delle missioni o delle spese per i consulenti, come dimostrano anche recenti notizie di stampa”. Spadola non si fa sfuggire l’occasione di ricordare che “D’Asta, in occasione della partecipazione alla recente assemblea nazionale Anci a Milano come delegato, abbia usufruito di un rimborso spese che ora, in nome di un improvviso impeto di presunta moralizzazione, vorrebbe eliminare”. Infine il consigliere pentastellato si rammarica perché “constata che sull’altare della polemica politica, si riescono a sporcare i temi di una battaglia comune, come aveva chiesto il Sindaco Federico Piccitto, contro la distruzione continua e costante degli Enti Locali, perpetrata, ormai da tempo, dai governi regionale e nazionale”. Daniele Distefano