Sono duecentodici, oltre il 50%, i comuni siciliani ad essersi dotati di un proprio Paes, piano energetico locale, individuando le azioni da realizzare nel prossimi anni al fine di ridurre emissioni e consumi e ricorrere maggiormente alle energie rinnovabili, con il risultato finale di ridurre i costi per i cittadini ed aumentare l’efficienza energetica. In provincia di Ragusa, sono 9 i Comuni che hanno presentato il proprio Paes alla data di scadenza del programma regionale “Start up Patto dei sindaci”, lo scorso 2 febbraio. Significa, in percentuale rispetto al numero complessivo dei Comuni compresi nell’intera area territoriale, il 75%, vale a dire, dopo Caltanissetta, il secondo migliore dato in Sicilia.
Si tratta dei Comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica (quest’ultimo ha anche caricato il Seap template sulla piattaforma), Monterosso Almo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria. “Stiamo parlando – afferma il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone – di un buon risultato anche alla luce delle sollecitazioni che, ormai da un anno, la nostra associazione di categoria inoltra all’indirizzo dei vari rappresentanti degli enti locali territoriali. Alla fine, però, possiamo dire che il pressing esercitato è servito. E se 9 Comuni su 12 sono riusciti a presentare il proprio Paes, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Certo, non è che, in alcuni casi, la concertazione si possa definire proprio riuscita. Era però importante acquisire il risultato. Siamo, allo stesso tempo, molto rammaricati per i Comuni iblei che non hanno saputo pianificare e programmare, facendo così perdere importanti occasioni per il territorio. Siamo certi che i cittadini sapranno valutare”.
Il responsabile provinciale dell’Unione, Vittorio Schininà, aggiunge: “Ci adopereremo, adesso, a far rispettare l’obiettivo fissato al 2020 in cui gli enti locali debbono innalzare al 20% la quota di consumi soddisfatta con energia da fonti rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza energetica ed abbassare di un altro 20% le emissioni di anidride carbonica. Il tutto grazie alle risorse finanziarie e tecniche che saranno messe a disposizione dall’Unione europea. Ecco perché è stata varata una strategia di sostegno alla pianificazione e alla fase attuativa con un programma regionale denominato “Start up patto dei sindaci”. Ed è questa la linea che occorre seguire per fare in modo che il Paes trovi attuazione. Per i Comuni iblei che hanno presentato il Paes inizia una vera e propria scommessa. Se hanno avviato un piano, che non deve diventare un libro dei sogni, sono chiamati ad avviare le attività propedeutiche favorendo il dialogo con i portatori di interesse. L’obiettivo è cambiare la città”.
Il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, sottolinea come “la possibilità di usufruire di una occasione del genere deve essere colta nel migliore dei modi dalle piccole e medie imprese presenti nella nostra area. Con il precipuo scopo di favorire la green economy. E’, infatti, finito il periodo della cementificazione del suolo. Il futuro è nel riuso, nella riqualificazione degli edifici o, meglio ancora, nella rigenerazione urbana delle città. Un piccolo segnale positivo è arrivato con la presentazione nei tempi dovuti dei Paes dei nove Comuni. Ma questo è soltanto l’inizio. E la strada è ancora tutta in salita anche per quanto riguarda la disponibilità delle risorse finanziarie. Ovviamente, attendiamo che le procedure prendano il via, entrino nel vivo, non dimenticando che l’assegnazione di risorse contribuirà alla crescita e allo sviluppo. Noi, come Cna, siamo pronti a sostenere al meglio delle nostre possibilità questa importante sfida”.