Genova, nasce un centro per diagnosi di cetacei spiaggiati

I cetacei spiaggiati aumentano sempre più in Italia. Nel 2014 sono stati 164 i casi segnalati sulle coste italiane. Da ciò per monitorare il caso e studiarne le cause, che possono avere un peso significativo sia in termini di conservazione delle specie sia di salute pubblica, il Ministero della Salute ha istituito un Centro di Referenza Nazionale (C.Re.Di.Ma). Integrato nella Rete Nazionale Spiaggiamenti, supportata dai ministeri della salute e dell’ambiente, il centro farà capo all’Istituto Zooprofilattico del Piemonte Liguria e Valle Aosta, e avrà sede a Genova, con un presidio territoriale ad Imperia, e attività diagnostiche a Torino. Nella rete di monitoraggio sono coinvolte le capitanerie di porto, le prime ad intervenire in casi di spiaggiamento, i 10 istituti zooprofilattici italiani, le Università. "Da circa 30 anni – spiega Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – il nostro Istituto è impegnato nella sorveglianza sanitaria dei cetacei che si arenano sulle spiagge. Il territorio ligure ricopre un’importante posizione strategica, essendo al centro del Santuario Pelagos, area marina protetta antistante le coste italiane, francesi e del Principato di Monaco per la protezione dei mammiferi marini. Lo studio delle cause di spiaggiamento costituisce una materia multidisciplinare, in quanto molti fattori possono interagire determinando la morte dell’animale. Questi animali possono essere veicoli di potenziali malattie trasmissibili all’uomo e rappresentano quindi un pericolo sia per gli operatori che per il pubblico che viene a contatto con loro. Le autopsia sugli animali spiaggiati ci possono dire se ci sono contaminanti e fornire informazioni utili sullo stato di salute del Mediterraneo". "Il 40% degli animali spiaggiati – precisa Silvio Borrello, del ministero della salute – è risultato per esempio positivo per il morbillivirus, una malattia che può essere trasmessa all’uomo". Il C.Re.Di.Ma. fornirà assistenza tecnico-scientifica al Ministero della Salute e coordinerà le attività diagnostiche post mortem degli Istituti Zooprofilattici italiani attraverso la standardizzazione delle metodiche e dei protocolli e formando gli operatori sanitari.(Agenzia).