Si dovevano vendere 200 rane (sculture urbane), grazie al progetto “Arte rigenera arte” del movimento Cracking Art Group, per raccogliere 4 mila euro per restaurare il palcoscenico del teatro Garibaldi. Ed invece in un mese e mezzo ne sono state vendute solo 70. L’iniziativa, voluta fortemente dalla soprintendente della Fondazione Teatro Garibaldi, Simona Celi, ha preso il via lo scorso 7 dicembre 2014 e doveva concludersi il 31 gennaio 2015. “Sono amareggiata per il risultato negativo del progetto. Ero convinta di riuscire nella vendita delle rane – commenta la soprintendente della Fondazione, Simona Celi – motivo che mi ha spinto a promuovere tale iniziativa. Il progetto “Arte rigenera arte” ha avuto successo in molte altre città d’Italia dove si è riusciti grazie alla vendita di queste sculture urbane di plastica riciclata e riciclabile a recuperare “un pezzo di cultura”. Non capisco il perché Modica non ha risposto positivamente a questa iniziativa. Speravo anche in un supporto più presente da parte dell’Amministrazione comunale ma ad oggi nessuno ha mostrato interesse per tale progetto, neanche sulle vendite. Segno questo che mi lascia un senso di amarezza. Capisco che il progetto avrebbe fatto risparmiare alle casse dell’Ente solo 4 mila euro e che siamo di fronte ad una cifra irrisoria ma capisco anche che proprio per questa ragione bastava poco per realizzarlo. Queste sono solo le mie riflessioni che al di là di tutto rimangono tali. Nessun attacco particolare rivolto a l’uno o l’atro personaggio ma solo un invito ad essere più presenti quando grazie a questo tipo di iniziative si può fare un “regalo” alla cultura e alla città tutta”. La Celi ha annunciato che entro e non oltre fine febbraio cercherà anche organizzando varie iniziative di vendere le rimanenti rane. “Il palcoscenico del Garibaldi sarà restaurato” così ha concluso la soprintendente della Fondazione “io non mi arrendo”.