Aveva vinto il concorso per diventare poliziotta ma era stata esclusa per un piccolo tatuaggio. Poi ha fatto ricorso. Oggi dopo otto anni il Tar del Lazio le ha dato ragione e ha deciso che non è possibile escludere una persona dalla Polizia per un piccolo tatuaggio. La protagonista è una ragazza spezzina 30enne si è vista riconoscere fondato il suo ricorso e il tribunale amministrativo del Lazio ha cancellato la decisione della commissione medica che le aveva detto ‘no alla divisa’ per una farfalla di 5 centimetri tatuata su una caviglia. "Inidonea per motivi di decoro", le dissero. Il Tar del Lazio l’ha ammessa in Polizia otto anni dopo il concorso, riconoscendole anche tutti gli stipendi dal 2007. In questi anni la 30enne ha svolto lavori saltuari. Ora potrà realizzare il sogno di vestire la divisa, una passione autentica la sua: prima del concorso in polizia, terminata la scuola superiore aveva prestato servizio nell’Esercito. E aveva già il tatuaggio. (Foto web)