Veronica Panarello è innocente. Veronica Panarello non è innocente. Giustizia per Loris Stival. Su facebook si scatena, come sempre, la battaglia mediatica per far luce sull’omicidio del piccolo Loris Stival, strangolato da una mano assassina (che, secondo la Procura, è la madre) e lasciato cadere in fondo ad un canalone, in contrada Grotte, a Santa Croce Camerina, poco distante dal Vecchio Mulino.
Cinquanta giorni dopo, non c’è ancora una verità certa. La difesa di Veronica Panarello, affidata all’avvocato Francesco Villardita, chiederà l’incidente probatorio per cercare di smontare tutti gli elementi dell’accusa, le immagini delle telecamere di videosorveglianza che descriverebbero, per Veronica Panarello, un percorso diverso da quello che lei ha raccontato agli inquirenti: la donna non sarebbe mai andata a scuola e anzi, poco dopo aver lasciato lo stabile di via Garibaldi, Loris, anziché salire in auto, avrebbe fatto marcia indietro e sarebbe rientrato in casa.
Villardita contesta anche l’orario della morte di Loris, spostandolo di due ore in avanti: durante quel tempo, la madre si trovava a Donnafugata, per partecipare ad un corso di cucina con il Bimby. Non potrebbe quindi aver commesso il delitto. A suo carico, ci sono invece le tante immagini delle telecamere di videosorveglianza e c’è, non ultima, la circostanza della consegna delle “fascette” alle maestre di Loris, che si erano recate a trovarla, due giorni dopo il delitto. E proprio con delle fascette da elettricista Loris sarebbe stato strangolato. Tutto molto strano …