La sezione Ascom di Pozzallo in prima linea nella difesa di un’azienda che a causa delle cartelle esattoriali rischia di chiudere sotto i colpi delle ingiuste pretese del Fisco. Accadrà venerdì 16 gennaio a partire dalle 8,30 presso l’azienda edile Giuca di viale dell’Artigianato n. 14, nella zona industriale Modica-Pozzallo. “La crisi economica – dice il presidente sezionale dell’Ascom, Gianluca Manenti – si misura in base allo stato di salute delle imprese perché sono quelle che contribuiscono a far girare l’economia e quelle che danno posti di lavoro. In questi ultimi tre anni le cose sono peggiorate, soprattutto nella nostra città. La causa? Sempre maggiori aumenti di tasse che, nonostante la richiesta da parte della nostra associazione di categoria di diminuire la pressione fiscale, non accennano a calare. Anzi, puntualmente assistiamo a un vero e proprio limite manifestato dall’Amministrazione comunale, quello cioè di essere indifferenti alle situazioni di emergenza che continuano a registrarsi. L’approvazione di un ennesimo piano di riequilibrio, puro condono per chi ha commesso l’errore amministrativo dei debiti fuori bilancio, non può essere in nessun modo accollato ai cittadini e alle imprese”. Manenti aggiunge: “Non possiamo pagare gli errori del becero clientelismo politico che si trasformano in balzelli sotto forma di cartelle esattoriali e, per giunta, in caso di mancato pagamento c’è il rischio che i sacrifici di chi ha voluto far impresa per contribuire a migliorare l’economia della città, investendo, si possano ritrovare all’asta. Immobili e quant’altro svenduto ad un valore di mercato di gran lunga inferiore alle garanzie reali prestate. Si tratta di un vero e proprio crimine appoggiato dalla legge dello Stato. Ed è per questo che l’associazione dei commercianti di Pozzallo sarà presente il 16 gennaio a sostenere un’impresa appartenente ad un nostro concittadino, il quale si sta vedendo sottratta un’azienda che da anni era uno dei fiori all’occhiello della città e che oggi viene svalutata in maniera assurda garantendo la speculazione dei soliti “sciacalli” appoggiati da ciò che dicono le norme in questione. Non possiamo permettere che si consumi questo ennesimo dramma. Ecco perché chiediamo ai nostri associati di Pozzallo, a partire dalle 8,30 di giorno 16, di chiudere per 3 ore le proprie attività e di manifestare la loro vicinanza al nostro concittadino collega. La nostra pacifica presenza dovrebbe far comprendere la gravità del crimine che si vuole consumare. Lo scopo è quello di far riflettere il Governo centrale circa l’emanazione di leggi destinate a garantire la dignità dell’imprenditore e dell’uomo”.