“Abbiamo semplicemente avanzato delle proposte e nulla di più”. A parlare è il segretario della Camera del lavoro, Salvatore Terranova, che interviene in risposta ad una nota diramata nei giorni scorsi dal sindaco, Ignazio Abbate, nella quale accusava la Cgil e la Camera del Lavoro di esser intervenuti sulla questione Tari con una “lezione di economia-politica”. “Pensiamo che il sindaco Abbate sia andato ancora una volta oltre misura, – commenta Terranova – peraltro senza che ve ne fosse motivo, reagendo d’istinto e tradendo la sua più intrinseca indole ovvero quella di essere allergico ai rilievi critici, fondati su valutazioni di merito, sul suo modo di amministrare. Questo perché ci siamo permessi di mettere in risalto che il costo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è nettamente inferiore al ricavo derivante dal pagamento della Tari da parte dei cittadini. Siamo stati richiamati dal sindaco perché gli abbiamo recapitato due proposte: rivedere in diminuzione per tutti i contribuenti la seconda rata della Tari e consentire la rateazione di tale tributo per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti. Inoltre solo per rinfrescare la memoria al primo cittadino – conclude Terranova – aggiungo che prima di accusarci, come si evince nella nota diramata nei giorni scorsi, di non esser intervenuti in passato che questa organizzazione sindacale è stata l’unica a proporre nel 2012 alla precedente Amministrazione la necessità di accedere alla procedura del Piano di riequilibrio finanziario, quando altri soggetti, partiti e sindacati, inneggiavano e parteggiavano per il dissesto”.