Finalmente l’Ars ha approvato 39 i voti a favore, 30 i contrari e due astenuti il builancio provvisorio. Il bilancio copre la spesa fino al 30 aprile di alcune capitoli, rinviando alla legge di stabilità la chiusura dell’esercizio. Per far quadrare i conti, il governo ha ridotto le previsioni di entrata di circa un miliardo di euro, azzerando i fondi di riserva e riducendo il fondo per i residui attivi. Nel testo sono rientrate le norme che stanziano 9 milioni per gli ex Pip, 1,2 milioni per Sviluppo Italia Sicilia Spa, l’ok ai fondi per l’ex tabella H fino al 30 giugno, 800 mila euro per le Terme di Sciacca e 1,5 mln per l’Esa. Via libera anche a un mutuo da 145 mln per il finanziamento di quota parte delle spese di investimento dei comuni e delle Province, rinvio di un anno dell’armonizzazione dei sistemi contabili di Regione, Ars ed enti con quello dello Stato. La Regione si aspetta il riconoscimento da parte dello Stato di 1,7 miliardi e nel bilancio provvisorio, approvato questo pomeriggio dall’Assemblea regionale, ha previsto un accantonamento negativo pari a questa cifra. Si tratta delle ritenute sui redditi delle persone fisiche che hanno residenza fiscale in Sicilia ma la cui gestione avviene fuori dall’isola: per il 2015 la Regione stima appunto 1,7 miliardi.