Matteo Renzi e Matteo Salvini, due quarantenni che aprono un nuovo corso politico?
Sia il Sindaco di Firenze del PD che l’europarlamentare della Lega sono due giovani quarantenni ai quali va riconosciuto il merito, a prescindere dall’idea politica che si ha, d’aver avuto il coraggio di sfidare le vecchie dirigenze dei loro partiti e speriamo abbiano le capacità di farci dimenticare le tante lordure delle quali si è resa protagonista la classe politica degli ultimi tempi.
Entrambi hanno ottenuto con metodo democratico un consenso plebiscitario dal quale si evince per il brillante toscano, che ha ottenuto il 70% dei voti, la voglia dei simpatizzanti del centrosinistra di sperimentare una nuova classe dirigente d’un partito che dalla scomparsa di Enrico Berlinguer ha sempre meno mostrato comportamenti tipici d’un partito di sinistra e sempre più litigiosità al suo interno, facendo il gioco del maggior partito rivale; dall’altro, sebbene molti padani siano fanatici della Lega, hanno dimostrato col consenso a Salvini all’82% di non essere masochisti al punto di volere ancora quale loro leader il fondatore del movimento, indagato assieme ai figli d’avere a lungo usato il proprio incontrastato potere per farsi i propri sporchi comodi.
Entrambi non avranno alcun alibi, perché a differenza di altri loro colleghi non hanno parlato in politichese; si sono impegnati a fare delle cose precise che laddove non concretizzassero, farebbero la fine della neve a primavera.
Molti italiani, invece, auspichiamo che realizzino, seppure da fronti diversi, i programmi per i quali hanno chiesto la fiducia dei loro simpatizzanti e si possa inaugurare una nuova stagione di politica all’insegna del reale interesse per le comunità cosicchè si possa ricominciare a nutrire quella fiducia verso la politica che molti di noi hanno perduto per le tante malefatte da essa realizzate.
Solo la buona politica potrà salvare il nostro paese dalla condizione nella quale ci ha condotto la politica corrotta, incapace e bugiarda; speriamo che da qui in avanti qualcuno cominci a lavorare per tale prospettiva.
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Matteo Renzi e Matteo Salvini, due quarantenni che aprono un nuovo corso politico?