Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
Prendendo a prestito i celebri versi danteschi, potremmo dire che questa è la situazione politico-governativa che vige in Italia e per la quale, al di là delle belle promesse mai mantenute dai rappresentanti istituzionali, dalle illusioni alle quali spesso ci aggrappiamo per non sottometterci alla rassegnazione, di fatto, continuano a prenderci in giro, nel più totale spregio delle regole democratiche, senza che alcuno abbia strumenti per invertire certe tendenze. In questi giorni il Ministro del lavoro Giovannini, intervistato sulla possibilità d'una controriforma alla legge Fornero, sinteticamente e senza possibilità alcuna che si possa fraintendere o equivocare, ha risposto:l'attuale situazione di bilancio del Paese non consente tale ipotesi. Certo, è così e l'avevamo capito anche noi che non siamo illustri economisti, ma non si comprende invece il motivo di tanto affanno per calcolare le aliquote d'incremento e la tempistica per interventi di revisione alle pensioni d'oro che rappresentano una delle tante vergogne di questo martoriato Paese. Se questo signore, assieme ai suoi degni compagni di merende, avesse un minimo di decenza e di responsabilità di rappresentanza, avrebbe dovuto dire anche ai suoi tanti illustri compari, beneficiari di pensioni che offendono la povertà , che il taglio sarebbe stato immediato e congruo alle difficoltà generali del momento. Ma siamo alle solite, fanno quel che vogliono, tanto sanno che l'italiano è caprone e subirà qualunque angheria. Di loro, oltre quanto sia stato detto non è possibile aggiungere più nulla, per cui si sentono in una botte di ferro. Poveri noi, in ogni senso e beati loro che hanno avuto il privilegio di nascere e pascolare in un pascolo come quello italiano. Giombattista Ballarò
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Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare