Il sistema bancario in Italia e le sue contraddizioni
Da alcuni anni, gli istituti di credito operanti in Italia, trovatisi nella prospettiva che difficilmente avrebbero potuto continuare a redigere bilanci con utili d’esercizio a molti zeri e che gli interventi dello Stato sarebbero stati meno “allegri” del passato, pianificano progetti di moderazione e di maggiore accortezza nella gestione della clientela. Alcuni di questi istituti però continuano a farsi gli affari propri, anzi accelerano e si scoprono certi altarini che minano in maniera irreversibile la credibilità di banche nate prima della scoperta dell’America, al punto di determinarne la chiusura di molti sportelli lungo lo stivale. Che in tempi di crisi ogni impresa tenda a tirare i remi in barca è comprensibile; ma come si potrebbe capire una banca che rischia di scomparire dalla geografia finanziaria dopo oltre 5 secoli di storia, non certo per problemi legati alla clientela ma a certi suoi dirigenti, che chiami un suo cliente per versare urgentemente 1,68 euro perché il suo conto corrente è sforato di tale importo dalla disponibilità? Cosa può motivare un dipendente bancario ad assumere un comportamento così fiscale? La paura che l’istituto possa rischiare il fallimento? Azioni dei dirigenti verso i subalterni che non avrebbero assolto al proprio dovere di tutela degli interessi della banca?Io penso che si tratti solo di essere ridicoli. Che qualcuno stia tentando di trovare i capestri dopo aver perso i muli? Al peggio non c’è davvero limite !
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Il sistema bancario in Italia e le sue contraddizioni