Il commissario cittadino de “La Destra” Dipasquale a Orvieto

Anche il commissario cittadino de “La Destra” di Ragusa, Giuseppe Dipasquale, ha partecipato, assieme al dirigente provinciale Mario Chiavola, al convegno di Orvieto per verificare la possibilità di ricostruire un unico soggetto politico in grado di rilanciare l’idea di una Destra nazionale, che sappia svolgere un ruolo di primo piano nella politica italiana. Nei giorni scorsi, infatti, un gruppo di intellettuali ha redatto un manifesto-appello per l’unità della Destra incentrato sui valori dell’identità nazionale, della sovranità, dell’economia sociale di mercato e della tradizione. I primi firmatari di questo manifesto-appello sono stati: Marcello Veneziani, Gennaro Malgieri, Massimo Magliaro, Renato Besana, Primo Siena, Luca Gallesi, Marco Cimmino, Gianfranco De Turris, Luciano Garibaldi, Pierfranco Bruni e Nino Benvenuti. “Anche la nostra realtà cittadina – spiega Dipasquale – non ha voluto essere da meno e siamo stati presenti ad Orvieto per sentire dalla viva voce del segretario nazionale de “La Destra”, Francesco Storace, quali siano i margini per dare vita ad una “Next An”, vale a dire la Destra italiana del futuro: una Destra sociale, nazionale e finalmente unita. E’ stato chiarito che non la si vuole fare nascere attraverso una fusione a freddo o un atto notarile ma come logica conseguenza di un processo federativo della tradizione e delle migliori esperienze politiche della Destra sociale italiana”. Dipasquale si è anche proposto di esplorare le intenzioni dei vari rappresentanti dell’area in questione presenti in città. “Abbiamo avviato – dice – un percorso che sarà destinato a farci comprendere in che modo si potrà recuperare questo spazio che oggi viene richiesto a gran voce da quanti esprimono una certa idea della politica. Siamo aperti a tutti. Basti pensare che a Orvieto si sono confrontati, assieme a Storace, Gianni Alemanno, Ignazio La Russa, Domenico Nania, Pasquale Viespoli, Silvano Moffa, Mario Landolfi, Magdi Cristiano Allam, Domenico Benedetti Valentini e Adriana Poli Bortone. Cercheremo di capire quali possibilità ci sono di fare radicare questo nuovo soggetto politico anche nella nostra città”.