Lo prevede l’Istat che per l’intero anno in corso annuncia il persistere di segnali di debolezza del mercato del lavoro. La caduta dell’occupazione, misurata in termini di input di lavoro, non si arresterà per tutto il 2013 (-1%), mentre nel 2014 è prevista una graduale ripresa (+0,1%) dovuta al moderato miglioramento delle condizioni generali dell’economia. Ma il numero dei disoccupati non è destinato a diminuire. Considerate le condizioni di debolezza del mercato del lavoro anche le retribuzioni per dipendente non subiranno sensibili oscillazioni (+1%, nel 2013 e +1,3% nel 2014). Nota dolente per le famiglie che si vedranno costrette a contrarre ulteriormente le uscite per effetto della diminuzione del reddito disponibile. La caduta del reddito disponibile, l’elevato clima di incertezza percepito dai consumatori e il tentativo di ricostituire livelli di risparmio precedentemente erosi continuerebbero a penalizzare i consumi privati, riferiscono dall’Istituto nazionale di statistica. “Le persistenti difficoltà nel mercato del lavoro e l’orientamento restrittivo delle politiche di bilancio limiterebbero la possibilità di un aumento significativo dei consumi nel 2014”, dicono ancora all’Istat. Il prossimo anno, infatti, si registrerebbe solo “una lieve ripresa” della spesa privata per consumi (+0,4%), “inferiore alla crescita del Pil”, che sarà pari allo 0,7%. -Redazione- Fonte: http://siciliaway.it