Modica – Rapporto diretto tra eletti ed elettori fondato sulla comprensione reale ma soprattutto lontano da qualsiasi forma di espressione di gruppi di potere. E’ quanto emerge dagli incontri fatti nei quartieri e nelle frazioni durante la campagna elettorale, iniziata già da qualche settimana, portata avanti dalla candidata a Sindaco di Modica, Marisa Giunta di ConteA Modica. “Queste occasioni di incontro e di confronto ci stanno mettendo di fronte non solo e non tanto una realtà di problematiche che necessitano di essere comprese e affrontate, – afferma Marisa Giunta – ma soprattutto lo stato d’animo di elettori che vanno maturando una coscienza politica diversa dal passato. Questo ci conferma ancora una volta che la nostra decisione di offrire all’elettorato un progetto di natura esclusivamente civica che vuole essere autonomo e libero da condizionamenti è stata e resta quanto mai giusta. E ce lo confermano le persone che incontriamo, non perdendo occasione per esprimere la diffidenza ormai consolidata nei confronti di meccanismi che cercano alleanze a tutti i costi, in una logica autoconservativa di certi personaggi nei loro ruoli di potere. La nostra distanza da tutto questo, sia concettuale che fattuale, è marcata innanzitutto dal fatto di puntare direttamente alla gente, alla risoluzione dei loro problemi, alle proposte che stiamo raccogliendo per completare il nostro programma amministrativo. Solo su questo piano e in un’ottica di arricchimento, siamo disposti a confrontarci. Per il resto riponiamo grande fiducia nell’elettorato e nella capacità di discernimento dei nostri concittadini. Accogliamo con parità di dignità i movimenti che condividono con noi lo spirito dell’impegno civico ed auspichiamo il loro coinvolgimento, partendo dal punto fermo che la sindacatura di una donna è il segno evidente e visibile di una rivoluzione culturale a Modica, affiancata alla competenza ed alla credibilità di una classe dirigente giovane che intende il passaggio del testimone fuggendo da ammucchiate o logiche conservative del potere. Prima le elezioni e poi gli accordi – conclude Marisa Giunta – non l’inverso che ha l’unico scopo di garantire posizioni di potere senza passare per il giudizio critico dei cittadini”.