Il Castello di Salemi sorge in posizione strategicamente dominante, eretto sulla base di un’antica fortezza greco-romana. Ai piedi del complesso monumentale di carattere spiccatamente arabo si incrociano gli antichi percorsi che da Palermo conducevano a Marsala, e da Mazara del Vallo a Trapani. I caratteri stilistici arabi della costruzione, fanno comunque supporre che i Normanni conquistatori si avvalsero delle maestranze arabe per la costruzione del castello. Altri elementi quali l’arco a sesto acuto, il notevole spessore murario, l’impianto tendenzialmente regolare e simmetrico, le volte a crociera con chiavi scultoree e costoloni modanati, le coperture dei vani con volte ad ombrello, la commistione geometrica del poligono-cerchio e nel caso specifico ottagono-cerchio, sono invece caratteristici dei castelli federiciani in Sicilia. Nell’angolo tra la torre quadra maggiore (est) in pietra concia ed il muro esterno sud-est in opera incerta, si individua un tessuto murario che per la tecnica usata rimanda ad edifici di età normanna o islamica, pur non escludendo l’età bizantina. La configurazione è semplice ed unitaria, nonostante le sopraelevazioni dei due vani laterali del salone rettangolare abbiano sminuito la forza svettante delle due torri quadre che, in origine, superavano in altezza tutte le fabbriche vicine. In età aragonese, furono quasi certamente edificate le sopraelevazioni viste in precedenza ed almeno altre due, oggi scomparse, e cioè un corpo a due elevazioni lungo il muro nord-est ed un corpo di guardia aggiunto all’esterno del recinto. Le torri quadre sono dei veri e propri prismi sovrapposti a sezione decrescente in pietra concia per circa metà dell’altezza e ad opera incerta nella parte superiore. La torre cilindrica, figurativamente composta da tre cilindri sovrapposti a sezione decrescente, è di opera incerta con due cinture in pietra concia che sottolineano i passaggi da una sezione all’altra, bucata solo da strette feritoie e da finestre rettangolari, a volte con feritoie nel davanzale. In sommità delle torri è un coronamento di merli rettangolari (in gran parte di restauro) con feritoie assiali. L’ingresso al castello è costituito da due archi acuti di diversa ampiezza, posti sullo stesso asse, separati da due fenditure entro cui scorreva la saracinesca; l’ingresso era difeso all’esterno da un corpo di guardia aggiunto nel XIV secolo, un vano rettangolare (m 7,30 x 3,30) con copertura lignea su mensole scultoree (restano in sito alcuni esemplari), demolito negli anni ’60 nel corso dei lavori di restauro. Nel 1968 le strutture del castello furono gravemente danneggiate dal terremoto. Oggi dopo una lunga opera di restauro, è di nuovo perfettamente fruibile». Fonte – www.castelliere.blogspot.it