Mentre si avvicina a grandi passi il momento della tanto temuta prova-costume, impazzano ovunque consigli e promozioni sulle diete-lampo. E in questo contesto si registra l’intervento della Fondazione Gimbe che ha realizzato uno studio partendo dalle evidenze scientifiche.
Secondo questo studio non c’è una dieta migliore dell’altra e l’uso di integratori non è raccomandato a tutti. L’analisi, spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, dimostra "che qualsiasi dieta bilanciata a ridotto contenuto di carboidrati o di grassi fa dimagrire, ma non è possibile raccomandarne nessuna in particolare, viste le esigue differenze tra i vari regimi dietetici". Un maggiore effetto dimagrante si può ottenere grazie all’esercizio fisico. Gli integratori di vitamine e minerali non dimostrano benefici per la prevenzione di patologie cardiovascolari e tumori, anzi rappresentano un rischio per alcuni micronutrienti.
Secondo Cartabellotta, l’utilizzo di integratori non è raccomandato nemmeno in gravidanza e spesso si generano continuamente credenze basate su congetture, aneddoti e intuizioni piuttosto che su evidenze scientifiche. Insomma per la Fondazione Gimbe siamo in balia di un Far west delle diete, ma a fronte di infuocati dibattiti sull’efficacia dei vari regimi e di slogan pubblicitari che promettono miracoli, la ricerca dimostra che qualsiasi dieta bilanciata a ridotto contenuto di carboidrati o di grassi fa dimagrire, ma non è possibile raccomandarne nessuna in particolare, viste le esigue differenze tra i vari regimi dietetici.