Moltissimi i fedeli che hanno partecipato ieri sera alla grande festa in onore di San Giuseppe, nel centro storico superiore di Ragusa.
Lo scoppio di mortaretti ha caratterizzato l’uscita del simulacro dalla chiesa del Santissimo Salvatore, accompagnato dal corpo bandistico San Giorgio, dopo la celebrazione eucaristica presieduta da don Giuseppe Ramondazzo alla presenza del parroco del Santissimo Salvatore, don Giovanni Mandarà. Durante la cerimonia religiosa, più volte è stato messo in rilievo il significato spirituale del ruolo svolto da San Giuseppe anche nel contesto della Sacra famiglia, ruolo che ha consentito, nel corso dei secoli, di cristallizzare le caratteristiche di una figura venerata a tutte le latitudini.
“San Giuseppe – ha detto padre Ramondazzo durante l’omelia – è il custode della Santa Famiglia che ci aiuta, ci guida, una volta ripresa la fede, a serbarla, per mantenerci sempre in questo particolare stato di grazia. Il Patriarca ci aiuta a convertirci di continuo, essendo speciale testimonianza della nostra vita”. E il parroco, don Mandarà, ha voluto rimarcare un aspetto in particolare. “San Giuseppe – ha spiegato – era un uomo che si poneva delle domande, ma soprattutto era un uomo di fede. E’ la fede a permettere a San Giuseppe di trovare la luce in quel momento che sembrava completamente al buio.
E’ stata la fede a sostenerlo nelle difficoltà della sua vita”. Il simulacro, dopo l’uscita dalla chiesa, è stato sistemato sul tradizionale carrello per essere trasportato prima lungo la piazza antistante l’edificio di culto e poi è stato fatto transitare per le vie circostanti. Il rientro del simulacro è stato salutato da uno speciale spettacolo pirotecnico. Oggi alle 18 la funzione religiosa sarà presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, con l’amministrazione dell’unzione degli infermi per gli ammalati e gli anziani.
Alle 20, poi, sarà il sacerdote Giovanni Bruno Battaglia ad animare la funzione religiosa che sarà animata dalle comunità Santissimo Ecce Homo e San Francesco di Paola. In tutte le sante messe di mattina si effettuerà la benedizione del pane di San Giuseppe e si raccoglieranno generi alimentari che poi saranno consegnati alla Caritas e alla San Vincenzo parrocchiale per opere di beneficenza.