Dopo la sordina con cui era ripresa la refezione scolastica in seguito alla revoca del servizio alla prima ditta aggiudicataria e l’affidamento alla seconda in lista, se ne torna a parlare.
Un primo intervento da parte di Ragusa in movimento con cui si chiedeva al sindaco di chiarire e spiegare il susseguirsi degli eventi. Ora è il candidato sindaco del Partito Democratico, Peppe Calabrese, ad entrare nel merito della questione a tutto tondo, dando l’impressione di volersi togliere un bel po’ di sassolini dalle scarpe. Iniziamo con quella che è invece la parte finale della nota del segretario cittadino dem, ovvero che “nel mio programma lavoreremo, nella maggior parte delle scuole, e se ci riusciamo in tutte, per potere creare delle vere e proprie mense in house così da far sì che il cibo di qualità sia preparato e consumato direttamente sul posto.
Sarà questo uno degli obiettivi principali che, in questo settore, ci adopereremo per realizzare. Ci impegneremo a farlo laddove ci sono le strutture già esistenti e ci impegneremo, perchè abbiamo una specifica idea a tal proposito, per realizzare le mense ex novo, così come le immaginiamo, negli istituti in cui è necessario attuare il servizio di refezione scolastiva”. Detto questo, un preciso impegno dunque nel caso di elezione alla carica di primo cittadino, Calabrese aveva esordito, nel suo documento stampa, ricordando l’impegno del partito democratico, da lui stesso rappresentato politicamente, “unitamente al gruppo consiliare formato da Mario D’Asta e da Mario Chiavola, nello sposare la causa dei genitori perchè, constatando la scarsa qualità del cibo, era stato possibile verificare nell’immediato che qualcosa non andava e soprattutto aveva deciso di alzare il tono della protesta, dopo avere tra l’altro appurato quanto preoccupati erano le mamme ed i papà per i loro figli”.
E qui Calabrese inizia con le puntualizzazioni “sinceramente non ho visto altre forze politiche, altri consiglieri comunali, schierarsi in maniera netta e chiara contro una qualità di refezione scolastica così scadente. Perchè tutti temevano che, non arrivando magari all’obiettivo della revoca, non avrebbero raccolto consensi, facendo così brutta figura, a differenza di noi che ci mettiamo la faccia, e, o perdiamo o vinciamo, ma abbiamo ritenuto opportuno dire la nostra in totale trasparenza”. Segue poi l’attacco di Calabrese all’assessore Gianluca Leggio che “canta vittoria quando, invece, era uno di quelli che non si voleva esporre e solo alla fine l’ha fatto quando ha capito che il dirigente comunale aveva deciso di revocare (il servizio di refezione alla ditta n.d.r.)”.
Infine la rivendicazione del segretario pd nel cui programma elettorale è previsto, cone dicevamo in apertura, la creazione di mense in house “al contrario di quello che il M5s aveva fatto all’inizio con l’ex assessore Brafa annunciandolo e mai applicandolo”. (da.di.)