Tutti ricordiamo il gran putiferio che si scatenò alcuni anni fa appena la giunta grilllina mise in moto i lavori di realizzazione della pista ciclabile che collega a Marina di Ragusa lo Scalo Trapanese con Santa Barbara (per i moderni Punta di Mola), fino a vias Ottaviano appena prima del curvone di Casuzze (territorio di santa Croce camerina).
Invece la pista fu completata inaugurata e, soprattutto, divenne la beniamina dei ragusani in villeggiatura, che la percorrono a piedi in bici in pattini in monopattino, magari con il fedele amico a quattro zampe al guinzaglio. E quando la sua presenza (nonostante qualche cedimento e/o allagamento col maltempo) sembrava diventata ormai scontata ed accettata universalmente, è bastata una esternazione contro la presenza del manufatto viario del consigliere comunale Angelo Laporta, del movimento Insieme, eletto a suffraggio quasi universale nella sua Marina, per riaprire le polemiche, che però questa volta sono tutte interne alle oppposizioni consiliari.
Afferma infatti in una nota Alberto Distefano, portavoce dei giovanii del laboratorio 2.0 “abbiamo letto le posizioni di un Consigliere comunale, che agli abitanti di Marina di Ragusa deve la propria elezione, in merito alla pista ciclabile di lungomare Bisani e siamo rimasti basiti: vorrebbe eliminarla! Noi siamo di tutt’altro avviso, invece, vorremmo investire su questa struttura”. Quindi il giovane Distefano prosegue “Marina di Ragusa occupa un posto importante nel programma elettorale che stiamo completando in questi giorni e che consegneremo al nostro candidato sindaco Sonia Migliore, e la pista ciclabile, unica opera passabile dell’esperienza grillina, dovrà continuare ad esserci. Nel nostro progetto di città c’è l’idea di potenziarla, metterla in sicurezza e verificare cosa non va. Pensiamo che per quella parte di Ragusa la pista ciclabile sia indispensabile, anche se avevamo in mente un modo diverso per realizzarla. Vorrà dire solo che si dovranno prendere i dovuti accorgimenti perché possa rendere al meglio”. Quindi l’esponente del lab. 2.0 conclude “la proposta di toglierla sembra più una provocazione, ma sia chiaro che su certi temi non si può giocare. Una proposta politica credibile sa ben riconoscere ciò che di buono è stato fatto, anche se proviene dai propri avversari. La pista ciclabile ha senza dubbio qualcosa di buono e noi vogliamo mantenerla”.
Non si è fatta attendere la risposta del movimento Insieme, firmata, oltre che da Angelo Laporta, anche dai suoi colleghi di gruppo Maurizio Tumino, Elisa Marino, Giorgio Mirabella e Giuseppe Lodestro. I quali precisano “era il luglio del 2015 e, a far data da allora senza mai cambiare posizione, avanzammo tutti quanti indistintamente, le nostre critiche in merito alla realizzazione della pista ciclopedonale. In tal senso fummo invitati a partecipare a una tavola rotonda con esponenti grillini, di altri movimenti e dei partiti per chiarire il nostro convincimento anche al tempo volutamente strumentalizzato. La calunnia è un venticello e questa volta a farne le spese è stato Angelo La Porta tra l’altro destinatario di pesanti offese gratuite sui social-media”. Fatta la premessa i cinque consiglieri passano a spiegare “la pista ciclabile, come più volte ribadito da ciascuno di noi, rappresenta una delle pochissime sane idee che il governo dei cinque stelle a Ragusa è riuscito a mettere in atto. È certamente un segno di civiltà. Però è anche giusto dire che la realizzazione di questa pista ciclabile presenta non pochi problemi di sicurezza e che ha di fatto registrato già diversi incidenti.
Una promenade a sbalzo sulla scogliera in assoluta sicurezza consentirebbe una libera circolazione di ciclisti e passanti. La riqualificazione e la rimodulazione dell’attuale pista ciclabile è un tassello del nostro disegno complessivo del territorio, che punta sull’ecosostenibilità e sulla valorizzazione ambientale, creando forme di turismo alternative, eco-compatibili e che possano inserire Ragusa in un circuito ciclo-pedonale che attraversi tutto il nord Sicilia e prosegua lungo gli itinerari dell’isola, in una continuità di percorsi. Il nostro intento è inserirci in quella larga domanda di turismo “green”, il turismo ambientale, che faccia confluire nel nostro territorio tutta quella fascia di amanti dell’ambiente che scelgano di visitare Ragusa per scoprire le sue particolarità, i suoi colori e i sapori tradizionali. Per amore della verità”. Insomma, pare prorpio di assistere al gioco del capovolgimento della parti. Infatti finora il laboratorio 2.0, strenuo oppositore dell’amministrazione grillina, aveva sempre velatamente accusato Insieme di un atteggiamento ‘morbido’ verso i pentastellati.
Ora invece, pur con tutte le precisazioni del caso, sembra proprio difendere l’operato della giunta Piccitto. Mentre Insieme, con la discesa ufficiale in campo di Maurizio Tumino come candidato sindaco, pare invertire le posizioni. E ancora: una polemica tutta interna allo schieramento di centrodestra, qualora si pensi che entrambi i due movimenti, laboratorio 2.0 ed Insieme, alle scorse regionali, avevano appoggiato non solo lo stesso presidente Musumeci, ma addirittura lo stesso deputato regionale ibleo Giorgio Assenza, per la cui apppartenenza politica il movimento di Giovanni Occhipinti si era fregiato del nome ‘Insieme Ragusa Diventerà Bellissima’. Insomma, pensiamo proprio che ne vedremo delle belle! (da.di.)