Con un’interrogazione presentata dal M5S, prima firmataria Stefania Campo, il gruppo parlamentare dei Cinquestelle all’Ars chiede di conoscere lo stato di avanzamento del progetto della “Banca della Terra” in Sicilia.
Creata con una legge regionale 4 anni fa, sbandierata ai quattro venti dall’allora Governo Crocetta, l’istituto è rimasto lettera morta. Eppure rappresenta un’opportunità per i giovani siciliani. La banca della Terra si propone, infatti, di valorizzare il patrimonio agricolo forestale pubblico, privato, incolto e abbandonato, e porre un freno all’emigrazione giovanile, allo spopolamento dei piccoli centri e di vaste aree dell’entroterra siciliano e non, e favorire il ricambio generazionale in agricoltura in una terra la Sicilia dove, secondo i dati Eurostat, il tasso di disoccupazione giovanile, nel 2017, è schizzato al 57,2 percento.
“Con questa interrogazione – aggiunge la deputata regionale del M5S, Stefania Campo – chiediamo di conoscere tempi e modalità di attuazione della normativa. Vogliamo sapere quando verranno rese disponibili le informazioni riguardanti bandi, i beni disponibili e i beni concessi nell’ambito del medesimo progetto, sul sito istituzionale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. È inammissibile che dopo 4 anni non siano ancora stati pubblicati gli avvisi”.
Per la deputata regionale del M5S Valentina Palmeri, componente della commissione Ambiente dell’Ars, è opportuno che “l’assessore Bandiera solleciti al più presto una ricognizione, anche eventualmente attraverso la costituzione di una apposita task force, sollecitando l’ESA, i consorzi di bonifica, il dipartimento dello Sviluppo rurale, i privati cittadini e tutti gli enti previsti dalla legge, a mettere a disposizione urgentemente le proprie terre disponibili e i propri dati, ne va del futuro di molti giovani imprenditori”.