Mentre a Ragusa si svolge la settimana delle “Cardiologie aperte” che comporta l’avvio del progetto ‘Ragusa città cardio-protetta” per iniziativa del Comune di Ragusa, dell’associazione Amicuore, e dell’ ASP di Ragusa, nella scuola della popolosa frazione rurale di San Giacomo manca persino un defibrillatore.
L’amarezza traspare dalle parole con cui il consigliere comunale del Pd, Mario Chiavola, lamenta la carenza. “Ragusa sarà pure una città cardioprotetta, come menava a vanto nei giorni scorsi il sindaco, però forse il primo cittadino non sa che nella frazione rurale di San Giacomo, che pure fa parte del territorio comunale, c’è l’unica scuola senza un defibrillatore”. Chiavola mette in rilievo che “da mesi, una associazione sportiva operi ai limiti della legalità, rischiando perché è sprovvista di defibrillatore, almeno in palestra” ed aggiunge “sento ancora da chi governa palazzo dell’Aquila che mancano le risorse economiche per attrezzare nella maniera dovuta gli istituti scolastici in cui si fa sport e, sinceramente, questi sarebbero problemi che non ci dovremmo neppure porre.
In realtà, mi era stato assicurato dall’assessore al ramo un preciso impegno in questa direzione già alla fine dello scorso anno. E’ fin troppo evidente che questo impegno non si riesce a concretizzare, forse per resistenza superiore. A questo punto, auspico che il sindaco ascolti l’appello di un intero territorio della città di Ragusa e provveda al più presto per dotare la scuola di un defibrillatore così come previsto dalle norme vigenti”. (da.di.)