"Il finanziamento di un milione 850mila euro per il completamento del restauro di Palazzo Bruno e il contributo regionale complessivo di circa 3milioni 500mila euro in quattro anni che eviteranno la messa in disponibilità di 36 dipendenti comunali sono i segni evidenti di come il Partito democratico è impegnato a sostenere le istanze che provengono dal territorio, con un flusso di risorse mai visto ad Ispica negli ultimi decenni".
Ad intervenire sui due temi che hanno caratterizzato il dibattito politico degli ultimi giorni dell’anno in città è la segretaria del Circolo “Kennedy” del Partito democratico di Ispica, Rosanna Pandolfi. “E’ stato il governo nazionale guidato e sostenuto dal Pd – afferma la segretaria – a rendere disponibili le risorse nell’ambito del progetto “Bellezza” e sono stati il lavoro e la perseveranza nel seguire l’iniziativa del nostro gruppo dirigente locale e del sottosegretario Davide Faraone a far sì che la segnalazione lungimirante dell’Amministrazione comunale riguardante Palazzo Bruno potesse andare avanti e potesse essere considerata meritevole dell’attribuzione del finanziamento.
Con l’impiego di queste risorse, la sede municipale, riconosciuta come pregevole gioiello del liberty minore, potrà essere completata nelle sue parti ancora non agibili e destinata ad accogliere gli uffici comunali, con il vantaggio di eliminare i costosi affitti di locali privati e di accentrare molti servizi nella prestigiosa e più funzionale sede principale. Potranno essere completati anche gli impianti tecnologici, come la climatizzazione estiva ed invernale in tutto il Palazzo, aula consiliare compresa.
E’ grazie alla stessa sinergia che è stato possibile – prosegue Rosanna Pandolfi – risolvere il problema del finanziamento degli esuberi di personale da parte della Regione: se da un lato infatti bisogna dare atto che la collaborazione istituzionale fra Comune di Ispica e Regione, al di là delle coloriture politiche e delle appartenente dei rappresentanti dell’uno e dell’altra, ha fatto sì che in tempi celeri, si facessero le variazioni di bilancio per consentire l’immediata disponibilità delle risorse occorrenti per evitare che i dipendenti comunali in esubero fossero licenziati, dall’altro occorre ricordare che la norma che rende possibile l’intervento finanziario della Regione risale al 2016 ed è il frutto di una collaborazione strettissima fra l’on. Nello Dipasquale, “padre” della norma, e l’Amministrazione comunale di Ispica: senza questa collaborazione, ad Ispica e negli altri comuni siciliani in dissesto il personale in esubero sarebbe stato licenziato da oltre un anno.