“Rifacimento delle strisce pedonali in via Carducci effettuato senza tenere conto delle condizioni dell’asfalto sottostante”.
E’ quanto segnala la consigliere comunale ragusana Manuela Nicita a proposito di lavori manutentivi in corso nella centralissima arteria cittadina, nei pressi dell’ex chiesa di San Paolo sito oggi adibito a centro di accoglienza per i migranti. Spiega la consigliera del gruppo misto “l’azione di rifacimento delle strisce pedonali si è trasformata in qualcosa di semplicemente inadeguato. Infatti, proprio all’altezza delle strisce pedonali, è in bella vista lo stato disastrato dell’asfalto, ammalorato per anni e anni di incuria. In più, lo smalto a spruzzo usato per le strisce è un metodo ormai obsoleto e dispendioso esistendo realizzazioni semipermanenti.
Infatti è bastato il passaggio di poche auto per sbiadire quanto realizzato”. Inevitabili i commenti della Nicita “Ma a cosa pensano quanti ci amministrano nella predisposizione degli interventi? Possibile che nessuno si sia posto il problema? Si continuano a buttare via così i soldi provenienti dalle tasse che ricordo, nella nostra città, sono le più alte d’Italia. L’amministrazione Piccitto, a zero per quanto riguarda le innovazioni, è più preoccupata, in questa fase, a gestire le discordie interne piuttosto che occuparsi della semplice amministrazione di tutto ciò che è ordinario”. E a proposito di discordie interne all’amministrazione grillina, la stessa Nicita nei giorni precedenti era intervenuta in merito alle dimissioni del consigliere pentastellato Davide Brugaletta dalla carica.
Dimissioni che, secondo la stessa, “nascondono, a mio modesto avviso, ciò che vado dicendo da quattro anni: e cioè che nel movimento non esiste alcuna base e che le scelte più importanti sono calate dall’alto, da un oscuro direttorio. Direttorio che ha fatto il bello e il cattivo tempo: la cacciata degli assessori dalla giunta Piccitto scelti dalla base; il reclutamento dell’assessore Zanotto dal lontano Veneto dopo la bocciatura di quest’ultimo alle Europee; il defenestramento della Campo di cui riusciamo a ricordare soltanto il milione di euro e passa, durante un solo anno di assessorato, spesi per spettacoli e iniziative non contestualizzabili in un programma di fatto inesistente per il rilancio del turismo e della cultura”. E per chiarire le cose fino in fondo, a proposito dei due meetup grillini presenti in città, Manuela Campo afferma “due meetup contrastanti e la strategia di Totò e Peppino.
Come se fosse il gioco delle tre carte. Insomma, la solita farsa utilizzata nei vecchi film per far sorridere gli spettatori. Solo che, adesso, gli spettatori chiamati a scegliere la persona che deve riportare Ragusa in una situazione di rilievo e prestigio, dopo il disastro a Cinque Stelle, sono i cittadini ragusani che speriamo non si lascino infinocchiare dall’inerzia dell’uno e dall’attivismo postelettorale dell’altro. Ovviamente parliamo dei meetup. Sia Federico Piccitto, l’attuale sindaco pentastellato che ha deciso di non ricandidarsi, che l’on. Stefania Campo, già assessore defenestrato della stessa giunta, sono stati assenti entrambi dalla costruzione di un progetto politico cittadino, un progetto che avesse finalità specifiche mentre adesso tutti i militanti sono stati lasciati allo sbando.
Dicevamo il gioco delle tre carte perché, dopo le finte liti tra le fazioni, spunterà un nome neutrale che porterà pace e amore e la mai avvenuta novità. Meditino tutti gli elettori dei Cinque Stelle. Sappiano già che cosa accadrà”. (da.di.)