Trovato da alcuni pescatori nelle acque della Sardegna un granchio blu americano. L’esemplare appartenente alla specie Callinectes sapidus non era mai stato trovato nelle acque sarde ne negli stagni del Sinis.
A darne conferma è il direttore dell’Area marina protetta Sinis Mal di Ventre Giorgio Massaro, spiegando che lo scorso 30 ottobre i pescatori del Nuovo consorzio Cooperative Pontis, titolare della concessione di pesca nello stagno di Cabras, hanno consegnato ai biologi del gruppo di Ecologia marina e Conservazione (Mec) del Cnr di Torregrande un esemplare di un granchio di colore e dimensioni insolite finito casualmente nei loro bertovelli. Secondo Massaro si tratta della prima segnalazione scientificamente provata riguardo alla presenza di questo granchio nelle acque della Sardegna, mentre la prima segnalazione nel Mediterraneo risale al lontano 1949 e riguarda la lacuna di Venezia.
Il granchio blu americano, racconta ancora il direttore dell’Area marina, raggiunge grandi dimensioni ed è molto aggressivo e si adatta facilmente ai nostri ambienti a discapito di altre specie locali provocando seri danni agli habitat marini e costieri e per questo motivo è necessario monitorarne la presenza e la diffusione, soprattutto nelle aree marine protette e per questo motivo ha chiesto la collaborazione dei pescatori professionisti e sportivi perché segnalino tempestivamente eventuali avvistamenti e catture. Il granchio blu appartiene a una specie aliena ed invasiva che è arrivata nel Mediterraneo dall’oceano Atlantico negli anni 50.
La specie è originaria della sponda occidentale dell’oceano Atlantico, dove vive lungo le coste dell’intero continente americano, dalla Nuova Scozia all’Argentina e spingendosi anche lungo i corsi dei fiumi, poiché è in grado di tollerare salinità inferiori al tre per mille: tramite l’acqua incamerata per zavorrare le navi, la specie è stata accidentalmente introdotta in numerose altre parti del mondo (Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Nero, Mediterraneo, Mar Giallo). La specie misura fino a 10 cm di lunghezza e 20 di larghezza: presenta corpo più largo che lungo, di forma ellittica, con due spuntoni ai due lati del corpo e margine anteriore seghettato.
Le zampe sono piuttosto allungate, col primo paio tramutato in chele, più grandi nei maschi rispetto alle femmine: il colore del corpo è verde oliva superiormente, mentre il ventre è bianco-azzurrino e le zampe presentano l’attaccatura e la parte terminale di un colore blu intenso. Durante il periodo della muta, sull’ultimo paio di zampe, appiattite ed adattate al nuoto, appaiono delle macchioline rosa, che acquistano via via colore divenendo sempre più rosse man mano che la muta si avvicina.