Le spiegazioni fornite nei giorni scorsi dall’ormai ex Assessore al Bilancio del Comune di Modica, Vincenzo Giannone, non sono bastate a spegnere le critiche e le preoccupazioni dei consiglieri di opposizione.
Giannone aveva spiegato che la decisione di lasciare il suo incarico erano state dettate da motivi personali e familiari. Nessuna fuga dalle proprie responsabilità, ma una scelta dettata proprio dal grande senso di responsabilità visto che i suoi impegni non gli avrebbero consentito di svolgere come dovuto il proprio lavoro. "Le dimissioni non cancellano e non possono cancellare la responsabilità del mio operato. Invece ritengo che un piccolo, anzi piccolissimo, contributo per non fare affondare l’Ente lo abbia dato", ha dichiarato Giannone che ha ricordato la difficilissima situazione che si è dovuta affrontare quando è stata comminata una mega multa all’Ente per aver sforato il patto di stabilità nel 2012, o a tutto il lavoro che è stato fatto nell’approntare e “difendere” davanti al Ministero e alla Corte dei Conti il piano di riequilibrio rimodulato e successivamente approvato dagli stessi giudici contabili.
Giannone aveva anche detto che il suo silenzio era legato al rispetto delle decisioni dell’Amministrazione ed in attesa di una presa d’atto ufficiale da parte del Sindaco. Le spiegazioni fornite però, come dicevamo, non sono bastate all’opposizione e il consigliere Vito D’Antona è intervenuto con una lettera aperta, inviata a Giannone, nella quale stigmatizza il comportamento del Sindaco e dubita che le motivazioni siano soltanto quelle indicate dallo stesso Giannone. D’Antona parla di arrogante silenzio da parte del Sindaco Abbate, di mancate risposte ai consiglieri e di completa assenza di informazioni, doverose verso la città.
"Non si può pensare che le dimissioni di un assessore, al netto delle motivazioni, possano essere considerate un fatto da gestire in modo privato, tenendo per settimane all’oscuro la città e non un atto politico del quale rendere conto alla propria città e ai cittadini" ha dichiarato D’Antona che evidenzia anche come un altro Sindaco, anche se le motivazioni poste a base delle dimissioni di un assessore fossero veramente quelle indicate, avrebbe reso noti i fatti e avrebbe fatto sapere di avere insistito per il loro ritiro e, in caso di conferma, avrebbe reso noto quanto avvenuto e, lo avrebbe ringraziato pubblicamente per il lavoro svolto. Così però non è andata.