Al di là del titolo che avrebbe pretese di ironia, non se la prenda la Politica, quella con la P maiuscola, di questo richiamo alla chiesetta di Assisi situata all’interno della basilica di Santa Maria degli Angeli.
Seppur fare viaggi alla porziuncola sia orami un detto popolare, legato spesso ad azioni inconcludenti, rimane tuttavia il riferimento originario alla chiesa restaurata dal poverelllo di Assisi che vi si recava spesso a pregare. E torniamo ai nostri giorni e luoghi dicendo senza remore che la sede Asp di piazza Igea, sede del commissario straordinario Ficarra, è diventata meta appunto della politica iblea, decisa più che mai a farsi sentire, dopo essere rimasta inascoltata, più o meno, durante la gestione Aricò. Gli incontro più recenti, anzi recentissimi, con il vertice della sanità pubblica ragusana li hanno avuti il deputato regionale Udc Orazio Ragusa e le due deputate grilline Marialucia Lorefice, nazionale, e Vanessa Ferreri, regionale.
Vediamo cosa si sono detti con Ficarra. Orazio Ragusa riferisce di “riflettori puntati sull’apertura del Giovanni Paolo II e, soprattutto, sul futuro dell’ospedale Busacca di Scicli”. Sul primo argomento il deputato sciclitano ha espresso l’auspicio affinché si possa arrivare in tempi brevi all’apertura del Giovanni Paolo II al fine di garantire alla collettività iblea una qualità dei servizi sempre migliore. Afferma Ragusa “l’ospedale nuovo è stato concepito proprio per dare il meglio in termini di servizi e di prestazioni per la salute pubblica”.
Ma naturalmente il parlamentare centrista, dopo aver chiesto al manager Ficarra di attuare le previsioni contenute nel piano aziendale per tutte le strutture ospedaliere ragusane considerato che si tratta di prescrizioni normative e quindi la popolazione iblea si attende delle risposte dovute e doverose, si è soffermato “soprattutto sull’ospedale di Scicli, a cominciare proprio dalla questione del Pronto soccorso. Pronto soccorso che sarà inserito nel Dea, nella rete di emergenza-urgenza dei cinque ospedali ragusani e quindi non sarà espiantato, al contrario di quanto sostiene qualcuno. Almeno così assicura il manager.
La questione del piano aziendale del Busacca è stata affrontata proprio nello specifico, ribadendo che, con riferimento al nosocomio sciclitano, sono previsti sei posti letto per Chirurgia, dieci per Medicina, 24 posti di lungodegenza oltre all’arrivo del Bonino Pulejo, per il servizio di riabilitazione neuromotoria, i cui vertici abbiamo contattato proprio durante il confronto, vertici che ci hanno fornito l’ulteriore disponibilità ad attivare il proprio servizio al più presto. Abbiamo altresì affrontato, sempre in ordine al Busacca, l’annosa questione del blocco N che potrebbe essere utilizzato per i posti di Chirurgia e Medicina, previo recupero della sala operatoria dello stesso blocco N.
La settimana prossima il manager e i suoi più stretti collaboratori saranno in visita proprio al Busacca e avrò modo di accompagnarli presso la struttura ospedaliera in questione perché è mia intenzione verificare in modo definitivo e chiaro, una volta per tutte, il futuro dell’ospedale della città di Scicli che non è nefasto come qualcuno vorrebbe fare apparire. Il confronto si è concentrato anche sulla Radiologia e sulla Tac del Busacca, trattandosi di due strumenti che aiuteranno ad attenuare, e forse a risolvere in via definitiva, la questione delle liste d’attesa”.
Infine Orazio Ragusa conclude ricordando che “abbiamo anche parlato della questione riguardante la dialisi in seguito all’assunzione di quattro medici che ci consentiranno di avviare il secondo turno. Ed ecco perché ho chiesto al manager di trasferire per il servizio in questione gli infermieri necessari cosicché il secondo turno possa diventare finalmente operativo. In più arriverà anche l’ambulanza medicalizzata. Insomma, l’ospedale di Scicli è stato salvaguardato, sostenuto e potenziato rispetto ai contenuti della legge Balduzzi che, al contrario, lo vedeva soccombere”. L’altro incontro istituzionale con Ficarra, durante il quale il quale sono state affrontate a 360 gradi le criticità della sanità iblea, ha visto protagoniste le parlamentari del M5S Marialucia Lorefice e Vanessa Ferreri., che lo hanno definito “incontro importante e fattivo”
Al primo punto dell’incontro il Giovanni Paolo II, l’ospedale di Ragusa che sembra essere rimasto nel limbo. Affermano pertanto le due parlamentari 5 stelle “ci siamo sincerate che non resterà un’incompiuta e vigileremo affinché vengano mantenuti gli impegni presi. Il dott. Ficarra ha sottolineato che l’Asp 7 sta lavorando affinché quando l’ospedale ragusano aprirà i battenti le problematiche che ne avevano bloccato l’inaugurazione siano solo un brutto ricordo. Analizzati anche i problemi dei pronto soccorso di Modica e Vittoria, con la carenza di personale ormai atavica, e relativamente alla quale il dott. Ficarra ha detto di stare già intervenendo. Abbiamo discusso delle ambulanze medicalizzate e dei reparti di Modica e Ragusa di Malattie Infettive.
Sono state poi approfondite anche le problematiche relative all’ospedale Busacca di Scicli. Relativamente al Centro di Riabilitazione di Ispica il dott. Ficarra ci ha rassicurati che i lavori sono già in corso per mettere in regola il Centro che è stato fino ad ora utilizzato, terminati i lavori i servizi riprenderanno. Si è anche discusso della possibilità di ripristinare la presenza di un infermiere a bordo delle ambulanze del 118. In particolare una specifica richiesta da parte nostra è stata quella relativa alla presenza di un infermiere sull’ambulanza del Guzzardi di Vittoria e una maggiore attenzione al nosocomio ipparino. Auspichiamo che ci possa essere una piena collaborazione sul territorio nell’obiettivo comune di garantire tutti i servizi alla cittadinanza. Qualsiasi azione posta in essere deve essere nell’esclusivo interesse dei cittadini e del personale sanitario della provincia”.