Sono 4,9 milioni di euro in tre anni i fondi stanziati dalla Regione per l’aeroporto di Comiso, sulla base della legge regionale 24/2016, art. 11, per l’incentivazione dei flussi turistici. Per la verità i fondi non andrebbero direttamente alla Soaco ma agli 11 comuni ragusani (Pozzallo escluso) e a quello di Palazzolo Acreide, che avevano presentato le relative domande a favore del “Pio La Torre”.
Per evitare la dispersione dei fondi, la proposta che viene dalla società di gestione dello scalo casmeneo (Silvio Meli presidente e Giorgio Cappello amministratore delegato) è quella che essi non vengano gestiti dagli stessi comuni ma “girati” alla Società, soggetto unico attuatore del progetto con un apposito bando pubblico europeo a procedura aperta. Incassato l’assenso dei 12 enti territoriali, Soaco ha indetto per mercoledì un incontro con i sindaci, con la Camera di Commercio e con il Libero Consorzio Comune (ex Provincia) per stipulare la convenzione che affida il prosieguo dell’iter alla società comisana.
Resta da aggiungere che al finanziamento dei 4,9 milioni in tre anni si sommano anche i fondi ex Insicem per un altro 1,6 milione di euro, che dovrebbero rendere più appetibile per le compagnie aeree la partecipazione al bando con un loro progetto di marketing per il territorio. Da parte loro Silvio Meli e Giorgio Cappello mettono l’accento sulla velocità di tali procedure per poter arrivare in tempo alla summer 2019, sul fatto che alla riunione di mercoledì non sia assente alcun sindaco, pena la sua invalidità legale, e infine sulla mancanza di liquidità di Soaco, per ovviare alla quale si rende necessaria una immissione di liquidità o la ricapitalizzazione della società. (da.di.)