“Grazie al grande Marcello Perracchio siamo riusciti, attraverso l’arte, a far conoscere la problematica dell’amianto sia in Italia che all’estero, riuscendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni”.
Così il ricordo dell’attore appena scomparso nelle parole di Turi Occhipinti e Tano Scollo, i due filmaker e produttori teatrali ragusani, che in Perracchio hanno trovato un professionista ed un amico e un sodale nelle loro intuizioni di un’arte, cinematografica e teatrale, al servizio di tematiche civili, senza per questo diventare didattica o didascalica, ma anzi sempre ricca di emozioni e suggestioni, capace di parlare un linguaggio universale al cuore di tutti. Il percorso condiviso da Occhipinti e Scollo con Marcello Perracchio parte dal corto “Lamiantu” per approdare all’opera teatrale “Eternity”.
Lo ripercorriamo perchè in esso la figura dello scomparso attore modicano-ragusano emerge in tutta la sua grandezza ed umanità, quella di un uomo di spettacolo a tutto tondo che, già famoso per le sue interpretazioni allo Stabile di Catania, per i film girati, per le sue collaborazioni con il gotha del teatro anche comico siciliano, per la sua grande caratterizzazione del medico legale Pasquanno nelle serie di Montalbano, comprende da subito l’impatto che le idee dei due ex operai dell’amianto, trasportate sul set o sul palco, possono rapppresentare, e da quel momento il suo appoggio è incondizionato.
Nel 2011 da un’idea di Turi Occhipinti, di Gaetano Scollo e del poeta Pippo Dinoto nasce il docu-film “Lamiantu”, grazie alla sensibilità di attori come Marcello Perracchio, Silvia Scuderi, Fabio Messina, della regista Nadia Tumino e altri, che in modo assolutamente gratuito hanno voluto prestare la loro arte al servizio di un gravissimo e grande problema. Attraverso il film, si è potuto parlare a tante persone, rivelando il dramma e le sofferenze di tante famiglie coinvolte nella lavorazione dell’amianto. Il cortometraggio fu proiettato al festival internazionale del cinema di frontiera a Marzamemi nel luglio 2011, per essere successivamente selezionato al “Sciacca film festival” (competizione internazionale di cortometraggi e documentari) e proiettato nell’agosto dello stesso anno.
Quindi la selezione al 15° Parma film festival nel dicembre del 2012 le tv private lo proiettano in tutta Italia. Il corto, in 19 minuti, racconta due storie parallele di vite stroncate dall’amianto, una al nord e una al sud. Ma intanto Turi Occhipinti e Tano Scollo, che contano sull’appoggio di Marcello Perracchio, non si fermano. Forti dal riscontro del cortometraggio “Lamiantu” nasce l’idea di affidare ancora all’arte, e sopratutto al teatro, ad uno strumento capace di emozionare il cuore e la mente, il messaggio di mantenere vivo l’impegno civile, per rivendicare le vittime del killer silenzioso “amianto” e per debellare questo materiale da tutti gli ambienti contaminati con la sua larghissima diffusione.
Nasce “Eternity”, da un idea di Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, scritta e diretta dalla regista Claudia Puglisi, portata in scena in prima assoluta al teatro Garibaldi di Modica nel dicembre 2012, con enorme successo per i due protagonisti, Marcello Perracchio inteprete del barone De Cartier, magnate dell’Eternit e l’attrice Silvia Scuderi che ha vestito i panni dell’angelo della morte. In scena il tentativo di rendere giustizia attraverso il teatro, perché “quando la giustizia umana fallisce, capita che si affida a quella Divina”. L’angelo della morte giudica Luis De Cartier, uno dei due imputati dichiarati colpevoli nel processo Eternit, che si rifiuta di pagare le provvisionali stabilite dal tribunale di Torino in favore delle tremila parti civili.
Seguono quindi le tappe internazionali. Nel maggio 2013, Turi Occhipinti, in qualità di presidente dell’ EAS (Esposti Amianto Sicilia) e il consigliere Gaetano Scollo, la regista Claudia Puglisi, l’attrice Silvia Scuderi, accompagnati dalla Direttrice della Fondazione “ Elisa Chimenti “ di Tangeri, Silvia Coarelli, incontrano presso il ministero della cultura a Tangeri in Marocco, il delegato alla cultura del Marocco, Abdelaziz El Idrissi, e il Presidente delle Associazioni a Tutela del Patrimonio del Litorale del Mediterraneo Abdelatif Boudjay, per presentare il cortometraggio “Lamiantu”.
Ad ottobre 2014 il docu-film “Lamiantu” viene premiato al 65th Montecatini Internetional Short Film Festival (uno tra i maggiori festival in Europa , ed il più antico dopo la Mostra di Venezia). Segue poi un’altra tappa internazionale nel febbraio 2015 al 37e Festival & 30eMarché International du Court Métrage di Clermont-Ferrand nello spazio espositivo,dell’Italian Short Film Corner. E a conclusione di queste note, insieme a Turi Occhipinti e Tano Scollo, e a quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, a Marcello Perracchio, vorremmo dire “Dottor Pasquanno, dovunque tu sia, permettici ancora di romperti i cabasisi”. (daniele distefano)