In Italia sono circa 20 milioni le donne che soffrono di cellulite, un disturbo del connettivo che si manifesta con quell’inestetismo noto come "buccia d’arancia" che per molti anni gli esperti hanno chiamato PEFS, panniculopatia edematofibrosclerotica.
Colpa degli ormoni, ma anche di sostanze chimiche che provocano un aumento di radicali liberi, una riduzione dell’ossigenazione e del pH dei tessuti, una riduzione dell’attività energetica cellulare, e altre alterazioni che sfociano verso una risposta degenerativa evolutiva. Secondo Andrea Sbarbati, Direttore Dipartimento Neuroscienze Biomedicina e Movimento Direttore Sezione Anatomia e Istologia Università di Verona, "comunque la si guardi, la cellulite, nonostante un’evidente progresso delle conoscenze, rimane un mistero sul fronte delle cause. Una delle più recenti teorie, tira in ballo addirittura le cellule staminali. La cellulite – spiega – è caratterizzata da una elevatissima concentrazione di cellule staminali pluripotenti.
Dunque è profondamente diversa dal tessuto adiposo sottocutaneo e sempre maggiori evidenze, lasciano pensare che sia una patologia delle staminali. Che chissà, un giorno potrebbero diventare il vero target di trattamento di questa condizione". Secondo altre teorie la cellulite altro non è che una patologia cronica infiammatoria che nasce da un’alterazione del tessuto adiposo femminile. Che fare dunque? Secondo Giamaica Conti, dipartimento neuroscienze biomedicina e movimento Università di Verona, "per le donne affette da cellulite e non in sovrappeso si potrebbe consigliare una blanda attività fisica, aerobica (perché non si deve arrivare a produrre acido lattico e corpi chetonici).
Vanno benissimo la camminata di quaranta minuti al giorno, la corsa ad una velocità non maggiore di sei minuti al chilometro, ma lo sport più indicato e completo per la cellulite potrebbe essere il nuoto. Nuotando a stile libero, dorso, delfino si porta l’acqua ad esercitare un massaggio vigoroso e costante sulle zone in cui si manifesta più spesso la cellulite, senza notevoli sforzi perché il corpo è rilassato durante il galleggiamento in acqua. Il massaggio esercitato dall’acqua contribuisce a ridurre il senso di accumulo edematoso delle zone affette da cellulite, migliora il microcircolo contribuendo a sfiammare i tessuti".