Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma di Tonino Spadaro.
"Ormai da diversi mesi a modica, zona Modica Sorda, all’incrocio tra la via Emanuele Sulsenti (dove ci sono diverse scuole) e la via Rocciola Scrofani, è stato sistemato un cartello stradale (nella foto) che obbliga nei giorni di scuola e secondo i seguenti orari- 7,30-9 e 13-14- le macchine a svoltare a destra, verso la periferia, con l’intento di non creare intasamenti all’incrocio il quale oltretutto ha una visibilità ridotta. Chi però dal suddetto incrocio deve rientrare verso il centro città dovrebbe seguendo la segnaletica obbligatoria arrivare all’incrocio di torre rodosta (lontano e scomodo per girare) o imboccare la via cozzo rotondo (allungando almeno un paio di chilometri).
Ecco allora che affiora l’italica furbizia: appena girato a destra, all’incrocio di cui si parlava, è stata individuata (a circa trenta metri) una rotatoria virtuale: due piccoli slarghi di due case private contrapposte, dove con una sola manovra spesso si riesce a fare inversione di marcia, e non importa se in quegli orari di scuola arrivano a girare anche venti, trenta macchine una dopo l’altra intasando e rallentando il traffico veicolare nei due sensi di marcia, col pericolo di creare incidenti, anche perché la via rocciola scrofani è sempre molto trafficata, poiché è una delle arterie principali di accesso alla città, spesso utilizzata per arrivare allo svincolo autostradale. Cosa succederebbe se la stessa inversione di marcia si facesse in via Risorgimento, in via Resistenza Partigiana o al corso Umberto?
Possibile che si debba tollerare questa cattiva abitudine che sicuramente contravviene il regolamento di polizia locale e il codice della strada? Grazie per l’opportunità. Lettera di Tonino Spadaro