Il calo degli iscritti su Twitter potrebbe far diventare il profilo per media e inserzionisti a pagamento. Sono le indiscrezioni che circolano da giorni sulla rete che al momento non vengono smentite dai portavoci che gestiscono Twitter, anzi.
L’anticipazione di quest’eventualità è venuta da un utente del portale, tale @andrewtavani, il quale ha condiviso un sondaggio che il portale di Jack Dorsey sta conducendo presso gli utenti più attivi e seguiti: in sostanza, si chiede come dovrebbe essere questa versione a pagamento di Twitter, dacché i programmatori del canarino azzurro sono ancora in fase di brainstorming e, quindi, vorrebbero ascoltare per bene le esigenze del loro pubblico. Da quanto è emerso, per voce della stessa Twitter – che ha confermato il progetto alla rivista “The Verge” – sembra che Twitter in sé dovrebbe restare gratuita, esattamente com’è ora: i cambiamenti, in termini di nuove funzionalità riservate a inserzionisti, media, giornalisti, professionisti, sarebbero presentati attraverso un profilo “premium” che verrebbe inserito in TweetDeck, il client per la gestione professional di Twitter, da qualche anno entrato nell’orbita del canarino azzurro.
Anche se, è bene ricordarlo, nulla è stato ancora strutturato a tal riguardo, le funzioni “professional” di Twitter dovrebbero offrire strumenti per essere informati sulle breaking news, e per accertare ciò che è più di tendenza (in quanto condiviso) in un dato momento, oltre a tool di analisi e sezioni statistiche sui profili: è innegabile, infatti, che seppur Twitter sia poco proficuo economicamente, di sicuro è un vero e proprio fenomeno culturale, ed è molto adoperato dai professionisti dell’informazione, e della pubblicità.