I benefici in termine di salute fisica e di felicità del dormire bene sono uguali a quelli che si hanno quando si vince un super jackpot di circa 200 mila euro.
A trarre le conclusioni facendo anche questo inusuale paragone sono alcuni studiosi che hanno preso in esame i dati di 30.500 persone nelle famiglie britanniche. Tutte avevano un’età superiore ai 16 anni e hanno partecipato allo UK Household Longitudinal Survey, un sondaggio teso a rilevare anche le abitudini di sonno, il livello di salute e il benessere, in due fasi distinte: nel biennio 2009-2011 e in quello 2012-2014. Dai risultati è emerso che chi aveva allungato la durata del sonno, migliorato la qualità e ridotto l’utilizzo di medicinali per dormire, aveva anche un punteggio migliore in un test, il General Health Questionnaire, utilizzato per monitorare il benessere psicologico.
Un risultato simile a quello ottenuto con otto settimane di terapia cognitivo-comportamentale basata sulla minuto ness, una tecnica particolare che fa perno sulla consapevolezza. Inoltre, coloro che mostravano dei miglioramenti nel sonno avevano anche punteggi migliori nel 12-Item Short Form Survey, che ‘testa’ i livelli di salute fisica ed emotiva, così come la capacità delle persone di svolgere le attività quotidiane. Al contrario, chi aveva visto peggiorare qualità e quantità del sonno e utilizzava più medicinali per dormire mostrava anche uno stato peggiore di salute fisica ed emotiva.