Dopo anni di ritardi ed inadempienze, la firma del Piano integrato di riqualificazione del quartiere Jungi rappresenta una speranza di sviluppo per la città di Scicli.
Il Piano prevede una spesa di oltre tredici milioni di euro, di cui tre milioni e 400 mila euro di contributo Stato Regione, mentre il resto riguarderà interventi di ditte private che realizzeranno alloggi destinati al libero mercato e che dovranno riqualificare alcune zone del quartiere compresa l’area dove attualmente insiste lo stadio "Ciccio Scapellato". Proprio questa ipotesi in questi giorni ha fatto registrare la preoccupazione di alcune società sportive e l’ex consigliere Peppe Puglisi è intervenuto per auspicare che le voci dell’abbattimento della storica struttura siano soltanto delle ipotesi e che in verità ci sia un progetto di riqualificazione dello stadio.
“Spero, commenta Peppe Puglisi – che siano solo voci da bar e che ci sia un progetto per la riqualificazione dello stesso e mi auguro che possa essere messo a disposizione delle associazioni sportive e di tutti i portatori di interesse e beneficio per la comunità”. L’assessore allo Sport Viviana Pitrolo spiega che l’intervento di riqualificazione dell’area dello "Scapellato" prevede in effetti un ridimensionamento dello stadio, in cui il campo da gioco rimarrebbe invariato, ma le tribune più grandi scomparirebbero per dare spazio a due parcheggi, uno destinato agli autobus ed uno alle autovetture. Lo slargo antistante dovrebbe venire sistemato con aree verdi ed elementi di arredo urbano.
In effetti lo stadio che una volta si trovava in periferia, adesso rappresenta un elemento di separazione del quartiere che appare diviso in due e per questo sarebbe forse più opportuno realizzare un polmone verde non delimitato da mura che potrebbe rappresentare anzichè una separazione, una centralità fruibile da tutti. La Pitrolo ribadisce che per questa Amministrazione le strutture sportive sono importantissime e che la città non potrebbe mai venire privata di un campo di calcio, ma si potrebbe valutare anche l’ipotesi di realizzare un nuovo stadio in un’altra zona della città.
Per questo sarà necessario confrontarsi con tutta la società civile e con le associazioni sportive in particolare, perchè è auspicabile una decisione condivisa che va comunque inquadrata in un’ottica più complessa e generale. Per farlo ci sarà tutto il tempo necessario.