"All’ospedale di Modica, ne succedono di tutti i colori. Anche che si scambiano i morti. Che cioè che qualcuno si porti a casa il parente che non c’è più sbagliato e lasci invece in obitorio quello giusto e da piangere secondo norma e consuetudine. E’ successo ieri". E’ quanto afferma il direttore di Vr News, Salvatore Cannata, andato in onda oggi sul Tg delle 14.
"Se non fosse che la morte è una cosa seria, ci sarebbe da ridere. Ma su certe cose, – continua Cannata -è giusto non farlo, per rispetto di chi non c’è più e di chi, per questo, ne ha dolore. Fatto sta che ieri, in camera mortuaria al Maggiore di Modica c’erano le salme di due anziani, entrambi deceduti dopo essere stati ricoverati nell’ospedale modicano. I due corpi, erano in attesa di essere portati via dall’agenzia della pompe funebri. Due anziani, uno di Ispica e l’altro di Pozzallo. Sul posto, prima è arrivata l’agenzia di pompe funebri che era incaricata della vestizione e del trasporto della salma dell’anziano di Pozzallo.
Gli addetti sono entrati e, sembra, dopo un veloce ma fallace riconoscimento fatto da una giovane parente dell’uomo, evidentemente annebbiata dal dolore, hanno messo la salma nella bara e l’hanno caricata sul carro funebre con direzione Pozzallo. Poco dopo, è arrivata l’altra agenzia funebre incaricata del trasporto della salma dell’anziano ispicese e lì sono cominciati i problemi. Sembra infatti che uno dei nipoti incaricati del riconoscimento, abbia cominciato a nutrire seri dubbi sull’identità del congiunto defunto e a manifestarli, salvo poi essere convinto da qualche addetto che il mutamento di fisionomia era dovuto a rigor mortis e che, dunque, si stava sbagliando.
Caricata salma e bara su carro funebri e arrivati a Ispica, sono stati gli altri e i parenti ad avere contezza assoluta del clamoroso errore e del clamoroso scambio di cadaveri. Tutto si è ricomposto già in serata e oggi ci sono le esequie funebri. I parenti di uno dei due anziani, hanno deciso di adire alle vie legali per chiedere giustizia su un errore che, è proprio il caso di dire, non sta ne in cielo ne in terra. Perchè al di la dell’errore forse commesso dagli addetti delle agenzie di pompe funebri nello scambio delle salme, resta da capire perché non vi fosse controllo di dipendenti degli ospedali durante queste operazioni. Una vicenda assurda, – conclude Cannata – paradossala e davvero tragica nella sua illogicità. Per uno ospedale che, ancora una volta, torna a far parlare di sé e male". (Salvatore Cannata -direttore di VR News)
I titolari delle due agenzie di pompe funebri ci hanno contattato per spiegare che l’errore nello scambio delle due salme è legato a varie ragioni. “Si trattava di due anziani – commenta uno dei due titolari dell’agenzia funebre – che avevano delle caratteristiche fisiche quasi simili. Inoltre prima di procedere abbiamo chiesto ad uno dei parenti presenti se potevamo proseguire con le operazioni di trasporto della salma. E così è stato. Voglio inoltre aggiungere che tutto questo non sarebbe successo se le due salme, come è giusto che sia, fossero state munite del braccialetto di riconoscimento”.