Arrivano dalla Regione siciliana dieci milioni circa per il restauro dell’ex convento della Croce a Scicli e del complesso demaniale del palazzo di Torre Cabrera a Pozzallo. Lo annuncia il deputato regionale, Orazio Ragusa.
Il deputato sciclitano spiega che il finanziamento, in relazione al programma operativo regionale Po Fesr 2014-2020, è stato inserito in graduatoria in posizione utile, e che presto le due opere di fondamentale importanza del territorio ibleo potrebbero essere restaurate. “Si tratta – dice – del progetto definitivo di restauro, valorizzazione, adeguamento impiantistica, sistemazione dei percorsi ed aree del complesso demaniale dell’ex convento della Croce a Scicli, per un importo di 5 milioni di euro, e del progetto esecutivo di restauro e valorizzazione per la piena fruizione del complesso demaniale del palazzo di Torre Cabrera a Pozzallo.
Come è facilmente intuibile, nell’ottica di una crescita sempre più consistente del numero dei visitatori attratti dalle bellezze monumentali della nostra provincia, questi interventi serviranno a consolidare e a rendere ancora più appetibili due opere di assoluto prestigio che, sotto la cura della Soprintendenza di Ragusa, sono destinate a vedere esaltate ulteriormente le proprie peculiarità”. Ma quali sono, nello specifico, gli interventi che saranno concretizzati? Per quanto riguarda il monumento sciclitano, il progetto definitivo prevede sia la sistemazione dei percorsi esistenti (carrabili e pedonali), sia la realizzazione di un nuovo percorso di collegamento pedonale tra la via Guadagna e la chiesa di Santa Maria della Croce di Scicli. Il collegamento da realizzare nasce dall’esigenza di facilitare l’accesso ai visitatori, provenienti dall’area cittadina e diretti al sito panoramico/monumentale della chiesa di Santa Maria della Croce, senza ricorrere alla lunga e tortuosa strada esistente che collega il monumento al centro di Scicli o ancora al lungo percorso pedonale esistente.
“I collegamenti esistenti ad oggi – sottolinea il deputato Ragusa – limitano, infatti, la piena fruibilità e le grandi potenzialità del sito che senza ombra di dubbio costituisce la miglior postazione panoramica sulla città di Scicli, al punto di meritare il titolo di più bel balcone sul Barocco della Val di Noto, e offrendo, altresì, una straordinaria visuale sull’insediamento preistorico di “Chiafura”. Ad oggi solo una minima parte del considerevole flusso turistico gravante su Scicli, costituito da turisti stazionari o in transito, usufruiscono del complesso monumentale del Convento della Croce malgrado le enormi potenzialità che questo offre oltre che dal punto di vista archeologico e storico anche da quello paesaggistico ed espositivo”.