La coscienza critica del movimento 5 stelle ragusano, ovvero il meetup non ufficiale RagusAttiva bacchetta questa volta il presidente del consiglio comunale Antonio Tringali prendendo spunto da una notizia di stampa. Un organo di informazione ha infatti sostenuto, come riferisce RagusAttiva, “che il presidente del consesso cittadino avrebbe costruito una villa di campagna in verde agricolo e vincolato, in c/da Maurino, senza averne i requisiti e servendosi dell’aiuto di consiglieri dell’opposizione, nello specifico del capogruppo di “Insieme” Maurizio Tumino che, alcuni mesi prima, avrebbe anche contribuito alla sua elezione a Presidente del Consiglio Comunale”.
Secondo il meetup grillino non ufficiale si tratterebbe di “accuse gravissime ed infamanti, ancor di più per il tono sarcastico e supponente dell’autore (dell’articolo), contro cui si attendeva una tempestiva ed onesta presa di posizione e conseguente smentita da parte dell’interessato (lo stesso Tringali n.d.r.)”. Infatti, senza, correttamente, entrare nel merito, la bacchettata che RagusAttiva riserva a Tringali, riguarda il fatto che “il presidente Tringali più volte, ed in maniera riservata, è stato invitato ad assumere una posizione netta e puntuale di fronte a quanto affermato dalla rivista; è stato invitato a smentire quanto gli veniva attribuito dall’articolo” ma nulla è venuto in merito.
Anzi, puntualizzano i grillini ‘non allineati’ “nessuna presa di posizione e nessuna smentita; si … nessuna smentita; complice l’assordante silenzio della maggioranza, per un certo verso comprensibile, ma non giustificabile da parte di una maggioranza 5 Stelle”. Identico e incomprensibile silenzio anche “dalla variegata opposizione, sempre pronta ad attaccare su qualsiasi tema” e che questa volta ha scelto “un silenzio tombale”. Quindi le conclusioni del meetup RagusAttiva “per chi fa politica, occupando peraltro una carica istituzionale e rendendo un servizio pubblico, non c’è niente di peggio del fare finta di niente. Ad aggravare tutto ciò quando ci si fregia di appartenere al Movimento 5 Stelle.
Chi ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale deve dare spiegazione “a voce alta” ai cittadini che rappresenta riguardo alle accuse che gli vengono pubblicamente rivolte. Ad un attacco pubblico si risponde con una difesa ed una smentita pubblica. Diversamente, se non si è in condizioni di difendersi e di smentire, non si deve fare altro che dimettersi. Sarebbe onesto, doveroso e moralmente ineccepibile, da parte del Presidente del Consiglio Comunale, chiarire la sua posizione riguardo il principio del Movimento 5 Stelle in difesa del suolo e del paesaggio. La difesa del suolo e del paesaggio è un principio valido solo per gli altri e non per chi ricopre un ruolo istituzionale e di governo della città?
Tringali dia immediatamente spiegazioni dell’accaduto o dia le dimissioni o faccia il salto della quaglia; quest’ultima abitudine ancor tanto amata da molti dei suoi amici. Tutto ciò al fine di evitare di mettere in ridicolo i principi fondamentali di un Movimento 5 Stelle nel quale in tanti sperano e speriamo per un vero cambiamento”. (da.di.)