Sei persone con gambe e braccia paralizzate per la prima volta sono riuscite a compiere da sole delle azioni grazie ad un guanto hi-yech. In particolare sono riusciti a mangiare, bere un caffè o semplicemente afferrare una bottiglia con la giusta pressione per versare il liquido in un bicchiere.
Lo hanno fatto con l’aiuto di un guanto hi-tech realizzato in Italia dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, controllato in modo non invasivo da elettrodi posti all’interno di una cuffia, realizzati in Germania, dal gruppo dell’università di Tubinga guidato da Surjo Soekadar. Il risultato è pubblicato sul primo numero della rivista Science Robotics, la prima rivista dedicata ai robot dal gruppo editoriale di Science, nel quale l’Italia è presente con due articoli2013.
Le sei persone, di cui cinque uomini e una donna di età compresa fra 14 e 30 anni, sono riusciti a compiere azioni altrimenti impossibili grazie alla tecnologia che traduce l’attività del cervello e il movimento degli occhi in semplici comandi di apertura e chiusura della mano, che vengono trasmessi con una tecnologia wireless. Gli elettrodi sono nella cuffia, posti sulla testa e a lato degli occhi, e la "centralina" di controllo è incorporata nella sedia a rotelle.
La sperimentazione, alla quale l’Italia ha partecipato anche con la Fondazione Don Gnocchi di Firenze e l’ospedale San Camillo di Venezia, è stata condotta in Spagna, dal gruppo dell’istituto per la riabilitazione Guttmann di Barcellona guidato da e Eloy Opisso. (Una persona quadiplegica riesce a prendere una tazzina di caffè grazie all’esoscheletro foto e fonte: Darcstudio.net, Sketch, SSSA)