E’ morto nella sua casa milanese l’oncologo Umberto Veronesi. Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era circondato dai familiari, la moglie e i figli. Oncologo e uomo politico, Veronesi avrebbe compiuto 91 anni il 28 novembre. Ha dedicato la sua vita alla lotta ai tumori. E’ stato fondatore e presidente della Fondazione per la ricerca sul cancro che porta il suo nome, ministro della Sanità nel secondo governo Amato e senatore.
Laureatosi in medicina e chirurgia presso l’Università Stataòe di Milano nel 1952, decide di dedicarsi allo studio e alla cura dei tumori: dopo alcuni soggiorni all’estero (Inghilterra e Francia) entra all’Istituto nazionale dei tumori come volontario e ne diventa direttore generale nel 1975. Nel 1965 ha partecipato alla fondazione dell’Airc e ha fondato nel 1982 la Scuola europea di oncologia. Dal1985 al 1988 presidente dell’Organizzanione europea per la ricerca e la cura del cancro. Contrario per principio allo sciopero dei medici, nel 1981 è stato minacciato di morte dalle Brigate Rosse. Nel 1991 ha fondato ed è stato direttore scientifico dell’IEO Istituto europeo di oncologia una prima volta dal 1994 al 2000 e, successivamente, dal 2001 al 2014.