"Ciò che è accaduto nella seduta del consiglio comunale di Modica del 12 ottobre, dove ci doveva occupare del servizio del doposcuola comunale, ha dell’incredibile e non può essere sottaciuto per la sua gravità". E’ quanto si legge in una nota della segreteria cittadina del Pd. "Non ci riferiamo all’ennesima assenza dell’intera maggioranza a sostegno del sindaco, – si legge nella nota – (e, ovviamente, della stessa amministrazione) perché ormai è chiaro a tutti che la maggioranza senza il permesso sindaco-papà non può uscire da sola la sera e che il sindaco stesso non è in condizione di poter affrontare una parte della cittadinanza che gli chiede conto e ragione dei suoi inadempimenti e delle conseguenze di scelte avventate. Ci preoccupa invece parecchio che i lavoratori della ditta Puccia che manifestano pacificamente per il loro diritto a percepire lo stipendio e numerose famiglie dei dipendenti comunali già addetti al servizio del doposcuola nonché genitori venuti per ascoltare il dibattito consiliare siano tutti visti come turbe di facinorosi intenti a impedire il regolare svolgimento dei lavori consiliari".
"Possiamo – si legge ancora nella nota del Pd – anche comprendere le preoccupazioni della polizia municipale che, in assenza di adeguato numero di personale (erano presenti solo il comandante e un ufficiale), abbia comunicato al presidente del consiglio i rischi che si potevano correre a tenere la seduta ma non riusciamo a comprendere perché e soprattutto chi abbia segnalato alla polizia municipale dei rischi del tutto inesistenti.
Se la presenza del pubblico in sala, ordinatamente seduto negli spazi a lui riservati e con un contegno silenzioso e rispettoso del luogo, è vista da qualcuno come turbativa dell’ordine pubblico, allora è evidente che questo qualcuno non ha capito nulla della democrazia e dei suoi sacrosanti principi. Riteniamo che il presidente del consiglio comunale abbia fatto bene a ordinare la prosecuzione dei lavori nonostante la comunicazione ricevuta dalla polizia municipale e lo invitiamo a riferire al prefetto qualsiasi altro episodio di questo genere perché palesemente volto a ledere le libertà fondamentali dei cittadini garantite dalla Costituzione".