"Da alcuni giorni leggiamo sulla stampa comunicati inerenti il ripristino della democrazia dopo l’interruzione subita dalla città di Scicli dall’aprile del 2015, fatto che ha pregiudicato gravemente la nostra comunità e accaduto anche con la Sua partecipazione". A parlale è Gianpaolo Schillaci che invia una lunga lettera al presidente della regione siciliana, Rosario Crocetta, chiedendo chiarimenti sulle prossime elezioni comunali a Scicli e non solo. "Tali comunicati pervengono ai cittadini non da fonti istituzionali dirette, bensì dall’ufficio stampa del deputato nazionale Nino Minardo. Deputato di riferimento, nel nostro comprensorio, del ministro Alfano, lo stesso che ritenne di sottoporre alla firma del presidente della Repubblica Italiana il decreto di scioglimento.
Per una "mafia" che il Tribunale Penale di Ragusa ha dichiarato di non scorgere nei fatti portati alla sua cognizione. Con questa nostra intendiamo contestare quanto avvenuto e chiedere con forza di voler intervenire nel suo ruolo istituzionale in modo che da ora in poi notizie di tanto rilievo per la comunità di Scicli pervengano per vie rituali e, pertanto, da fonti dirette, certe ed istituzionali. Ciò permetterebbe di fare chiarezza fra l’altro sulla improbabilità della data del 13 novembre indicata come idonea alle votazioni nelle note stampa di cui sopra. Una improbabilità che è certamente tecnica, in quanto – a nostro sommesso avviso, scrive nella lettera Schillaci – non rispetterebbe i tempi previsti e le procedure imposte dalla norma elettorale vigente in Regione; e tanto meno politica, perché potrebbe promuovere un ultimo tentativo da parte di coloro che hanno cercato di fare i propri interessi durante il periodo di forzato allontanamento degli organi istituzionali, senza peraltro riuscirvi grazie alla pronta reazione della Società Civile di Scicli".