Trovare molecole efficaci contro la sclerosi multipla progressiva. E’ questo l’obiettivo del progetto, finanziato per 4,2 milioni di euro, che dovrà essere concluso entro quattro anni.A ottenerlo è stato il professore Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze dell’Ospedale San Raffaele, che cooordinerà un progetto di ricerca (BRAVEinMS) che vedrà coinvolti anche laboratori in Europa, Stati Uniti e Canada. Il finanziamento è stato assegnato dalla International Progressive MS Alliance, un’alleanza internazionale che riunisce le principali associazioni nazionali per la ricerca sulla sclerosi multipla progressiva.
Sono oltre un milione, oggi, le persone al mondo colpite dalla sclerosi progressiva che presenta una degenerazione continua e a oggi inarrestabile della guaina mielinica, una guaina proteica che riveste gli assoni e garantisce la trasmissione del segnale nervoso tra i neuroni. La conseguenza è la lesione del tessuto cerebrale, con la progressiva perdita delle funzioni motorie, l’insorgenza di problemi alla vista e di vari altri deficit cognitivi o neurologici. Purtroppo ad oggi per questa malattia non esiste una cura efficace. La ricerca di un potenziale farmaco per la sclerosi multipla si è già dimostrata una sfida difficile. Ma il progetto messo in campo oggi è innovativo sotto diversi punti di vista.