Rivendicare il diritto allo studio. E’ stata questa la motivazione del sit-in di protesta, organizzato dalla Cgil di Ragusa, tenutasi ieri davanti alla Prefettura. La protesta si è tenuta per chiedere un impegno finanziario da parte della ex Provincia affinché si possa permettere agli studenti disabili di partecipare alle attività didattiche, almeno fintanto che dalla Regione non arrivino i finanziamenti dovuti. Alla manifestazione ha partecipato anche l’associazione MoVis Onlus.
"Purtroppo non siamo potuti entrare in Prefettura per partecipare al confronto – commenta Carmelo Comisi, presidente dell’associzione MoVis – in quanto è inaccessibile ai diversamente abili. Alla fine dell’incontro il Prefetto è venuto fuori insieme ai rappresentanti delle altre associazioni e della Cgil che, non avendo problemi di deambulazione, hanno potuto partecipare, ma quando gli abbiamo fatto notare l’inaccessibilità dell’edificio il Prefetto ha avuto pressappoco una reazione simile a quella di Don Pirillo, arciprete della basilica di San Giovanni, quando nel lontano 2012 gli facemmo notare che la chiesa non era accessibile. Così adesso ci auguriamo, come accadde allora, che magari l’accaduto serva a scuotere un pochettino chi di competenza affinché l’edificio dell’istituzione statale più importante in provincia possa essere aperto anche alle persone che sono impossibilitate a deambulare. Ad ogni modo appare evidente come né le Istituzioni, ovvero i suoi rappresentanti, né gli esponenti delle solite, vecchie, associazioni per i diritti dei disabili del nostro territorio, sono ancora pronte per concepire l’idea di una disabilità attiva che possa confrontarsi con chi di dovere per affrontare e risolvere direttamente i problemi che la affliggono".