Frutta, verdura e pesce. Sono questi gli alimenti preferiti da tre italiani su quattro per la dieta post-vacanze. Lo rivela un’indagine di Federcoopesca-Confcooperative, che stila anche la classifica dei pesci più light: dal nasello all’orata ai gamberi d’acqua dolce. I pesci, inoltre, possono aiutare anche a dormire meglio, un altro fastidio che si registra con il "dopo vacanze". Una tesi avvalorata da una ricerca condotta dall’Università norvegese di Bergen che ha testato positivamente gli effetti del consumo di pesce grasso sul sonno, nonché su alcuni parametri legati alla vitamina D e agli omega 3, di cui questo alimento rappresenta la principale fonte alimentare. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che adulti e bambini con bassi livelli ematici di omega 3 e di vitamina D presentano un maggior rischio di disturbi della qualità del riposo. Un’informazione che potrebbe interessare i tanti connazionali che soffrono di insonnia, pari a circa un terzo della popolazione.
Federcoopesca, inoltre ricorda che per problemi di peso, tra i pesci magrissimi, con un contenuto di grassi inferiore all’1%, ci sono nasello, orata, razza, gamberi d’acqua dolce, polpi. Presentano un contenuto di grassi all’1% al 3%, invece, sogliola, spigola, trota, palombo, rombo, calamari, seppie, mitili, ostriche e vongole. Tra i semigrassi, tra il 3% e il 10%, ci sono dentice, triglia, tonno, pesce spada, salmone, sarde. Qualche grasso in più, oltre il 10%, ma sempre molto contenuto rispetto ad altri prodotti alimentari, hanno invece aringa, anguilla e sgombro.