Una macchina che impara osservando. E’ quella realizzata dall’Università britannica di Sheffield. La novità è stata pubblicata sulla rivista Swarm Intelligence. In futuro macchine del genere potrebbero anche capire il comportamento umano, arrivando perfino a prevederlo. Il metodo che ha permesso di ottenere questo risultato si basa sul gioco dell’imitazione proposto dal papà dei computer, il matematico britannico Alan Turing, per verificare se una macchina sia in grado di ‘pensare’.
Mentre il test di Turing consiste in una sfida tra l’uomo e il computer nella quale quest’ultimo vince se viene scambiato per ‘umano’, l’esperimento dell’università di Sheffield vede in campo un programma di intelligenza artificiale e due sciami di robot, uno dei quali è in grado di apprendere e di imitare i movimenti dell’altro. Il compito in cui ha dovuto cimentarsi l’intelligenza artificiale è stato ricon ere lo sciame che imita l’altro: un obiettivo che la macchina ha raggiunto in pieno, semplicemente osservando con attenzione i movimenti dei robot.
Macchine in grado di imparare semplicemente osservando, ha detto il ricercatore, potrebbero permettere in futuro di ottenere sistemi di intelligenza artificiale in grado di prevedere il comportamento umano, con applicazioni nel campo della sicurezza, per esempio per scoprire se qualcuno sta mentendo nelle verifiche di identità online.