La raccolta fondi lanciata con la "secchiata ghiacciata", l’Ice Bucket Challenge, lanciata dall’Associazione Statunitense contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica ha dato i frutti sperati. Grazie ai 200 milioni di dollari raccolti, una squadra di ricercatori ha scoperto un nuovo gene coinvolto nello sviluppo della malattia. Con i fondi raccolti in tutto il mondo, l’Als Association è riuscita a sostenere un progetto di ricerca ambizioso, coinvolgendo 80 ricercatori provenienti da 11 Paesi. Il gruppo guidato dall’Università del Massachussets e dallo University Medical Center di Utrecht ha ottentuto eccellenti risultati, isolando per la prima volta un gene, il NEK1, coinvolto nei processi neurodegenerativi che colpiscono i pazienti.
I ricercatori hanno condotto un’analisi genetica su 13 mila persone che ha rilevato che le anomalie del NEK1, il gene che contribuisce al rifornimento energetico dei neuroni e alla riparazione del Dna, sono correlate al rischio di contrarre la Sla. Questo significa che capire meglio il suo funzionamento potrebbe portare allo sviluppo di terapie più efficaci per combattere la malattia. Oltre ad aver finanziato la ricerca, l’Italia ha contribuito al progetto con due studi scientifici pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Genetics. Gli articoli2013, firmati dai ricercatori dell’Istituto Auxologico Vincenzo Silani e Nicola Ticozzi, confermano il ruolo trainante della ricerca italiana nella lotta alla Sla.