Non si è fatta attendere, sui rilievi mossi dalle opposizioni in merito all’imposizione fiscale, la risposta dell’amministrazione a 5 stelle che l’ha affidata, a stretto giro di posta, all’assessore ai tributi Stefano Martorana. Il quale innanzitutto precisa, a tranquillità dei cittadini, fin dal titolo della nota ufficiale di Palazzo dell’Aquila, che “sulle bollette idriche gli errori ammontano ad appena il 2,5% delle bollette emesse e che gli uffici sono comunque a disposizione per le verifiche, visto che i termini per il pagamento senza sanzioni sono stati spostati al 15 giugno”. Detto questo Martorana replica in prima battuta ai consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, le cui proposte definisce “fiera delle ovvietà” in quanto nessuno “scellerato amministratore, infatti, potrebbe non condividere in pieno l’atto d’indirizzo relativo alla riduzione dell’Imu sulla seconda casa di un punto e di eliminazione o riduzione della Tasi sulla seconda casa, annunciato dai due consiglieri”. Poi Martorana entra nel merito affermando che “il tandem tra Governo Nazionale e Regionale, infatti, da tre anni e fino a poche settimane fa, ha determinato ulteriori tagli per milioni di euro nei confronti dei Comuni. Non lo dico io, ma l’Anci, regionale e nazionale. Per Ragusa, come ho avuto modo di ribadire, senza smentita, più volte, si è determinato un vero e proprio salasso. Alla voce "Proventi da trasferimenti" i nostri bilanci registrano 34.886.972 euro nel 2011, 26.994.877 euro nel 2012, 16.440.253 euro nel 2013, 13.188.277 euro nel 2014 e, come emerso dalle risultanze dell’ultimo rendiconto approvato, soltanto 7.265.329 euro nel 2015. Questi sono i fatti. Allora, faccio ai due consiglieri una solenne promessa: mi impegno personalmente a proporre un taglio della Tasi e dell’Imu sulla seconda casa, a patto che il Governo Nazionale e Regionale provvedano a ripristinare integralmente i fondi tagliati, nell’ultimo triennio, al nostro Comune: 9.174.924 euro soltanto tra il 2013 e il 2015”. Martorana prosegue quindi ricordando polemicamente che “i servizi vanno garantiti, senza le scelte di finanza creativa del passato, pagate poi, come nel nostro caso (vedi bollette per l’energia elettrica e debiti fuori bilancio), da chi viene dopo. Deve, tuttavia, essere necessariamente colmato il gap determinato dai mancati trasferimenti di Stato e Regione. E i consiglieri D’Asta e Chiavola non possono nemmeno dire che vanno usate le royalties, visto che qualcuno, dalle loro parti, non è d’accordo”. Riguardo alle ricette proposte da D’Asta e Chiavola, ovvero riduzione della dispersione idrica e sistemazione delle condutture, contrasto all’evasione sui tributi ed al grave fenomeno dell’allaccio abusivo, l’assessore grillino al bilancio e ai tributi ribatte che i due consiglieri democratici “non si accorgono però, anche in questo caso, di aver ripercorso esattamente quanto già realizzato da questa Amministrazione e, purtroppo, dimenticato per anni nel passato” ed elenca: “sulla riduzione delle perdite abbiamo attivato progetti per 6,3 milioni di euro (che interesseranno via Psaumida, via Forlanini, viale delle Americhe, via S. Anna, c.so Mazzini e vie limitrofe) partiti in ritardo di 9 mesi per inefficienza della regione, nel frattempo, grazie ad alcuni interventi mirati effettuati nel biennio 2013-2015, abbiamo ridotto le perdite dal 50 al 37 per cento, mentre nell’ambito degli interventi di contrasto dell’evasione e degli allacci abusivi, oltre all’avvio della nuova anagrafe immobiliare e tributaria, abbiamo scoperto che persino tra gli enti regionali e nazionali presenti a livello locale ci sono situazioni di aggiramento delle regole e di evasione tributaria. Situazioni presenti da anni, senza che qualcuno abbia mosso un dito in passato. Su questo, siamo partiti con le diffide, cui seguirà il distacco dell’erogazione idrica, entro i prossimi 20 giorni, se non si procederà con i pagamenti. Con le somme recuperate prevederemo misure per moderare gli effetti del nuovo sistema idrico sulle bollette dei cittadini, come avevamo già annunciato, che si aggiungono alle esenzioni (mai previste prima) per soglie Isee basse, già presenti anche per gli altri tributi”. Martorana coglie anche l’occasione per ricordare che “la scelta della copertura integrale dei costi sostenuti per il servizio idrico, non è nostra ma di Stato e Regione che non hanno previsto, per casi particolari come Ragusa, nemmeno una gradualità nell’avvio del nuovo sistema. Abbiamo fortemente contestato, come detto, questa decisione, e lo dimostra la protesta in atto contro Stato e Regione e quindi, su questo tema, non accettiamo speculazioni politiche di sorta”. Infine l’assessore al bilancio non tralascia nemmeno di precisare che “le bollette, quando sono dovute, vanno pagate, e vanno corrette dagli uffici quando contengono errori materiali, come sta già facendo il personale dell’ufficio tributi in questi giorni, con grande impegno, nonostante un organico sempre più ridotto per scelte non certo determinate, anche in questo caso, dai Comuni” e al movimento Territorio, che invitava l’Amministrazione Comunale a gestire direttamente i cittadini in fila per il pagamento delle bollette, risponde che “non devono preoccuparsi: gli eventuali problemi tecnici riscontrati saranno risolti indipendentemente dalla politica che, come ampiamente dimostrato in passato da chi ha amministrato la città per anni, nel migliore dei casi, ha brillato solo per creare confusione". (da.di.)