La Grande barriera corallina australiana si sta trasformando in una distesa sbiadita inghiottita da un mare cristallino. Il 93% delle scogliere che compongono la barriera, patrimonio Unesco, è colpita da sbiancamento. Il quadro emerge dal monitoraggio aereo effettuato sui 2.300 chilometri di barriera dalla task force di scienziati dell’ARC Centre della James Cook University. Secondo lo studio la barriera è gravemente danneggiata nella parte settentrionale e in particolare dalla Nuova Guinea verso Sud per circa mille chilometri. In alcune scogliere si registra addirittura un tasso di mortalità dei coralli fino al 50%.