“Quale idea di scuola nel sistema nazionale di valutazione?: è questo il tema del convegno nazionale dei docenti di religione in programma il prossimo 14 aprile a Roma, organizzato dall’ADR, associazione nazionale dei docenti di religione accreditata al MIUR come ente di formazione, in collaborazione con lo Snadir, Sindacato nazionale degli insegnanti di religione, le cui sedi nazionale si trovano a Modica.
I lavori del convegno, che si svolgerà dalle ore 8,30 alle ore 13,30 presso la Sala Congressi del Grand Hotel Palatino di Roma, saranno moderati da Domenico Pisana, Coordinatore nazionale per la formazione dell’ADR, e vedranno i saluti di Claudio Guidobaldi , Coordinatore regionale Snadir del Lazio, di Gildo De Angelis, Direttore regionale Ufficio Scolastico del Lazio, di Carmela Palumbo, Direttore generale per gli Ordinamenti scolastici e del sistema nazionale di valutazione del Miur, e di Marisa Scivoletto, Direttore dei Corsi ADR.
Relatori del convegno saranno Damino Previtali, Dirigente Ufficio IX del Miur, che parlerà dei caratteri fondamentali del Sistema Nazionale di valutazione; Donatella Poliandri, Responsabile area valutazione delle scuole dell’INVALSI , che parlerà della valutazione esterna delle istituzioni scolastiche; Massimo Faggioli, Responsabile area della valutazione e processi di miglioramento del sistema scolastico dell’INDIRE, il quale tratterà il tema relativo al piano di miglioramento; Ottavio Fattorini, Dirigente scolastico dell’Istituto “A. Labriola” di Roma, che parlerà del ruolo del Dirigente scolastico nel processo di valutazione e miglioramento, e infine, di Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, che affronterà il tema del riconoscimento della professionalità docente nella scuola che cambia.
“Questo convegno nazionale, che si inserisce nel quadro del progetto di formazione dell’ADR, – afferma il coordinatore nazionale per la formazione dell’ADR, Domenico Pisana, affronterà un tema complesso e delicato, ossia la valutazione del sistema scolastico sia attraverso enti esterni che attraverso processi interni. La valutazione, infatti, va orientata verso la comprensione delle carenze e delle aree di intervento da potenziare, mediante l’ impegno di tutta la realtà scolastica: in primo luogo i docenti al fine di sostenere la motivazione allo studio e all’impegno personale degli studenti, e, in secondo luogo, alle diverse forme della collegialità, che va stimolata e favorita per garantire una qualificazione professionale positiva. Non c’è dubbio – conclude Pisana – che il processo di valutazione non è esente da rischi, ma serve anche a produrre un beneficio personale per tutti i soggetti coinvolti, poiché attribuisce valore alla competenza professionale consentendo di imparare dai feedback, che permettono di vedere in modo più chiaro le esigenze e le responsabilità di ogni componente del sistema scolastico”.