Anche l’Asp di Ragusa ha preso parte nei giorni scorsi al congresso finale del progetto di Cooperazione Transfrontaliera "RESTUS", organizzato dall’Istituto Pasteur di Tunisi sul tema: “Il decollo verso una migliore sorveglianza delle malattie zoonotiche a trasmissione vettoriale emergenti”. Il congresso, ha visto la presenza scientifica di oltre 100 persone tra cui medici, veterinari, biologi, che si sono confrontati sulle tecniche di sorveglianza delle malattie vettoriali e sui risultati conseguiti in Sicilia e in Tunisia. Il bacino del Mediterraneo è stato classificato fra le zone più vulnerabili alle malattie vettoriali e il progetto RESTUS è stato di grande aiuto per la definizione delle strategie di sorveglianza e di lotta. Beneficiario del progetto europeo l’Istituto “Pasteur” di Tunisi. Il programma è stato realizzato con i partner: la Scuola di Medicina Veterinaria di Tunisi; l’Osservatorio Nazionale delle Malattie Nuove ed Emergenti; l’Unità di Geomatica della Facoltà di Lettere di Manuba. Per la Sicilia hanno partecipato: l’Istituto Zooprofilattico di Palermo – l’Asp di Agrigento e l’Asp di Ragusa. Al congresso per l’Asp iblea erano presenti il dott. Giorgio Bandino, responsabile scientifico del progetto e la dott.ssa Lucia Ingarao coordinatore amministrativo. Per il Dipartimento Veterinario dell’Asp di Ragusa la partecipazione al progetto è stata sicuramente un importante riconoscimento e un’ occasione di crescita. Il progetto ha stabilito: protocolli per il monitoraggio dei vettori biologici (raccolta di zecche e pulci, cattura di zanzare); di studiare la loro biologia (zone di distribuzione, fattori favorevoli alla loro espansione); di conoscere l’epidemiologia delle malattie studiate in Tunisia e in Sicilia, negli animali e nella popolazione umana; di migliorare le capacità diagnostiche e di individuazione, e di proporre programmi di lotta adatti al contesto regionale.